Lo stretto: una sfida presa "alla larga"

(Mimmo Caruso)

 

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Il simbolismo del ponte si perde nella notte dei tempi.
È un patto tra due terre.
Trovo meravigliosa la definizione di Leonardo Fernández Troyano: Tierra sobre el Agua.
Terra sopra l’acqua.
Mi piace pensare ad un ponte come ad una striscia di terra, che supera in maniera lineare gli ostacoli.

Una sfida che solletica fantasia ed ingegno, confrontandosi con forze grandiose.Spingersi in avanti per creare un’unione è una prova da affrontare preservando eleganza.
Da poco si è conclusa la tormentata vicenda del quarto ponte di Venezia.
La costosissima e discussa opera di Calatrava, finalmente realizzata, mi fa pensare al nostro ponte.
Quello che, sebbene non ci sia, da sempre fa parlare di sé.
Nel 1866 l’ingegnere Alfredo Cottrau ricevette dall’allora Ministro dei Lavori Pubblici Jacini, l’incarico di studiare un progetto di ponte tra Calabria e Sicilia.
“Sopra i flutti o sotto i flutti la Sicilia sia unita al Continente”
Così tuonava nel 1876 l’onorevole Giuseppe Zanardelli.
Da allora tra i flutti vaga la realizzazione di quest’opera, sballottata tra Scilla e Cariddi..
Lo stesso Plinio il Vecchio (251 A.C.) documenta un tentativo dei Romani di realizzare un ponte di barche.
È innegabile il fascino dell’irraggiungibile.
Ma quando si parla del Ponte (l’articolo determinativo è necessario) corre d’obbligo la domanda:
“Ma a cosa serve?”
Mi chiedo quante volte questa stessa domanda sia stata fatta quando si iniziò a parlare di missioni lunari.
Di certo c’è che nel 1969 quel piccolo passo per l’uomo consentì all’umanità uno sviluppo tecnologico impensabile.
Oggi comunichiamo tramite internet e scongeliamo cibi precotti nel microonde.
Nel bene e nel male conseguenze di quella sfida superata.
Ed il ponte?
In un vecchio cartone animato della Disney un corvo canticchiava:
“Ne ho vedute tante da raccontar ma mai gli elefanti volar”
Ecco forse il ponte sullo Stretto è questo: solo un’altra cosa da raccontare.

0 pensieri riguardo “Lo stretto: una sfida presa "alla larga"

  • 29 giugno 2008 in 16:40
    Permalink

    Si, nella sua astrazione generale il ponte sullo stretto affascina, ma è veramente necessario nel momento di grave crisi che stiamo attraversando? me lo chiedo perchè ho percorso l’autostrada Catania Messina e Palermo M essina in ogni periodo dell’anno e non mi sembra di aver notato un traffico merci così rilevante da giustificare, al momento un investiment così oneroso.
    Qualcuno potrà dire che sarà uno stimolo per investire in Sicilia, io non ci credo molto, non dimentichiamo il fallimento del tunnel sotto la manica.Qualcuno dirà che il tunnel non è il ponte, ok, parliamone.

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