Per gli italiani è giusto assicurare le cure mediche anche agli stranieri irregolari.

(a cura di Vera Ferrandi)

Indagine del Censis “Immigrazione e servizi sanitari: cosa pensano i cittadini”: l’82% vuole cure mediche per tutti.

Cure per tutti, anche per gli irregolari: è questo un aspetto del rapporto con gli immigrati che mette d’accordo quasi tutti gli italiani. Infatti, secondo il Censis, sono quattro su cinque (82%) gli italiani che credono sia giusto garantire sempre e comunque agli stranieri i trattamenti e le cure del Servizio Sanitario Nazionale. Questo è quanto emerge dal sondaggio Immigrazione e servizi sanitari: cosa pensano i cittadini, presentato venerdì scorso.
A volere la sanità pubblica anche per i clandestini è l’86,1% dei residenti al Sud, il 78,7% al Centro, il 78,4% al Nord-Est e il 75,7% al Nord-Ovest. Dello stesso parere oltre l’85% degli italiani laureati, l’83,1% dei 30-44enni e più dell’85% dei residenti nelle città con 30 mila-100 mila abitanti. È alta la quota dei favorevoli anche tra gli italiani più cagionevoli di salute e quindi più bisognosi di cure: l’83,9% di chi dichiara di avere una salute pessima auspica un’offerta sanitaria pubblica estesa anche a clandestini e irregolari.
Per il 65,2% degli intervistati la tutela della salute è un diritto inviolabile, quindi curare tutti è un atto di solidarietà irrinunciabile. Una scelta valoriale, dunque, che prevale in modo trasversale nel territorio nazionale e nel corpo sociale.
Dei pochi italiani contrari, meno del 20%, la maggior parte dichiara che gli irregolari non hanno diritto alla sanità perché “non pagano le tasse” o perché fanno aumentare “in modo insopportabile” i costi della sanità.

8 Febbraio 2010

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