Ragazzi di oggi rifiutano la società multiculturale

(Vera Ferrandi)

I dati emergono da un sondaggio condotto su un campione di 2000 giovani

Sono oltre il 45% i giovani italiani che si definiscono “infastiditi” nei confronti di rom, sinti e albanesi che vengono considerati i popoli più “antipatici”. Il dato emerge dall’inchiesta “Io e gli altri: i giovani italiani nel vortice dei cambiamenti”, un sondaggio eseguito su 2.000 cittadini tra i 18 e i 29 anni, effettuato dall’Istituto di Ricerche SWG per la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome. Male anche tossicodipendenti, turchi e musulmani, mentre pochi pregiudizi nei confronti di omosessuali, poveri ed ebrei. Nel mezzo ci sono, in ordine di preferenza, sudafricani, filippini, indiani e bengalesi (considerate etnie meno “aggressive”), mentre non se la passano troppo bene né i mediorientali né chi proviene dalla ex-Yugoslavia. Destano invece apprensione ed allarme cinesi, maghrebini e russi.
I giovani d’oggi s’affidano quasi completamente al Terzo Settore e quindi al volontariato, considerando non proprio sufficienti le azioni di carità della Chiesa e della scuola, mentre una piccola parte di ragazzi vivono in una sorta di limbo contraddistinto da un sentimento di fastidio di sottofondo o di sofferenza verso ciò che si allontana dalla loro identità.

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