A PROPOSITO DEI BALLI ARGENTINI

(Gabriella Maggio)

MILONGA DE MANUEL FLORES di Jorge Luis Borges da “L’oro delle tigri” Rizzoli 1974

Manuel Flores va a morir.
Eso es moneda corriente; Morir es una costumbre
Que sabe tener la gente.
Y sin embargo me duele
Decirle adiόs a la vida,
Esa cosa tan de siempre,
Tan dulce y tan conocida.
Miro en el alba mi mano,
Miro en la mano las venas;
Con extrañeza las miro
Como si fueran ajenas.
Mañana vendrá la bala
Y con la bala el olvido.
Lo dijo el sabio Merlín :
Morir es haber nacido.
¡Quanta cosa en su camino
Estos ojos habrán visto !
Quien sabe lo que verán
Despuès que me juzgue Cristo.
Manuel Flores va a morir.
Eso es moneda corriente;
Morir es una costumbre
Que sabe tener la gente.

Traduzione di J. R. Wilcock
Manuel Flores va a morire. Questo è moneta corrente; morire è un’abitudine che certe volte ha la gente. Eppure mi dispiace dire addio alla vita, questa cosa di sempre, così dolce e così nota, Guardo nell’alba la mia mano, guardo nella mano le vene; un po’ sorpreso le guardo come se non fossero mie. Domani verrà la pallottola l’oblio. Lo disse il saggio Merlino: morire è essere nati. Quante cose nel loro cammino questi occhi avranno visto! Chissà cosa vedranno quando mi giudicherà Cristo. Manuel Flores va a morire. Questo è moneta corrente, morire è un’abitudine che certe volte ha la gente.

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