Es un soplo la vida

Da Fantasmi a Buenos Aires

di Rosa Maria Ponte

Gardel

Il taxi si fermò davanti al cancello principale della Chacarita, il cosiddetto cimitero dei poveri, ma proprio lì, più che altrove, sembrava che la morte non rendesse affatto tutti uguali. C’erano lapidi contornate da giardinetti fioriti e lapidi in mezzo a sterpaglie che sembravano trascurate da secoli. Chiese a un giardiniere, che rastrellava un’aiola intorno a una tomba, dove era sepolto  Carlos Gardel.
– Segua quell’indicazione, -rispose, – in fondo c’è il cimitero monumentale, lì troverà il monumento funebre del nostro Gardel.
– Grazie, – disse Daniele. – Mi scusi, ma perché non cura anche la tomba accanto, non dà una ripulita a quelle sterpaglie.
Il giardiniere alzò gli occhi e lo guardò sconcertato, tanto la domanda gli sembrava assurda. Sicuramente era uno straniero, si sentiva anche da come parlava.
– Perché non mi pagano, – rispose, – non posso lavorare gratis! Molti se ne fregano delle tombe dei loro parenti. Non c’è più rispetto per i morti.
Questo Daniele l’aveva già capito quando aveva visto il finto fantasma dare spettacolo davanti al cancello del cimitero della Recoleta. Si incamminò verso la zona monumentale ma, prima di arrivare al monumento, sentì la voce di Gardel cantare un tango, Volver, esattamente. Tutto intorno altoparlanti diffondevano questa canzone: Volver… con la frente marchita, las nieves del tiempo platearon mi sien… Sentir … che es un soplo la vida … Mai avrebbe immaginato di sentire cantare un tango in un cimitero. Per di più, quando si avvicinò alla statua del cantante vide che questa, in bocca, aveva una sigaretta accesa. Chiese spiegazioni a qualcuno e gli fu risposto che quella era la tradizione: “una sigaretta sempre fumante nella bocca di Gardel!” A questo punto Daniele avrebbe voluto dirgli, come aveva fatto sull’aereo: “ Non sa, signore, che qui è proibito fumare?” Ma tacque e si limitò a fissare la statua negli occhi, in effetti non sapeva se questo divieto valesse anche per i cimiteri argentini. ( prima parte)

 

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