DIARIO

(racconto di Valeria Milazzo)
I Parte

23 gennaio 2010, ore 16.00

Dannatissimi camici bianchi! Entrano sempre sul più bello, coi loro finti sorrisi, a portarmi le loro pillole, quelle che mi faranno sentire meglio, dicono. Ma perché devo prenderle? Da cosa devo guarire? Che ci faccio io qui? Troppe domande, senza alcuna risposta. Non so perché mi trovo qui, non capisco perché devo subire questa tortura, e per quanto durerà ancora. So solo che sono confuso, e che odio questo posto! Nessuno mi capisce, nessuno può farlo. E queste pillole non servono a nulla! Da qualche giorno ho deciso di non prenderle. Fingo di inghiottirle, ma subito dopo le getto via. Ho preso il blocco che hanno lasciato sul mio comodino (perché secondo loro scrivermi potrebbe farmi bene, permettermi di liberarmi da tutta questa rabbia che ho dentro, e che non so da dove proviene), ed ho cominciato a scrivere. Effettivamente non hanno tutti i torti: devo dar loro ragione, per una volta. Scrivere mi piace, mi fa sentire libero, per quei rari momenti in cui posso farlo in pace. E so che qui non potranno arrivare: questi fogli, che conservo gelosamente sotto i miei vestiti, saranno sempre e solo miei. E’ proprio liberatorio scrivere tutto quello che mi passa per la testa, senza seguire un filo logico, senza freni né censure!

Un pensiero riguardo “DIARIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy