La rivincita della lingua

(Gabriella Maggio)

Pietro Manzella “Giardino di primavera “ da “Acetilene” ed. Pungitopo 2010

Quando stuzzichi
la mia pelle
con i petali
che tieni in mano
e mi parli con voce
armoniosa
le tue frasi
mi avvolgono
come vento leggero
che spinge
sul viso
la pioggia delicata

Oggi ascoltando le tue note
ti ho vista
sorridente
mentre camminavi
sull’erba del prato
in primavera

“Giardino di primavera” propone con originale semplicità un antico tema della poesia occidentale : amore e primavera. Iniziato dai “Trovatori” , ripreso da Fr. Petrarca, il tema trova nel tempo numerosi continuatori. Se in primavera Guglielmo IX d’Aquitania non riceve dall’amata “ messaggero né sigillo”, se Jaufrè Rudel si ricorda de “l’amor de lonh” , se Eugenio Montale ci parla di “ oscura primavera “ perché Clizia è lontana , Pietro Manzella vede sul verde prato una donna sorridente che ricambia l’amore e stuzzica la pelle dell’amato con petali di fiori. L’amore non è rimpianto o ricordo, né desiderio, è vita presente e vissuta. Il “tu” ricorrente nella raccolta “Acetilene” è il punto fermo della vita del poeta. Nel colloquio poetico (“ quando parlo /con te / non occorrono / parole”) con la moglie Rosa Maria Pietro Manzella trova il risarcimento del dolore di vivere. Il pessimismo si stempera e si addolcisce : “ aspetto /in silenzio /che il timido raggio/ di sole /accenda la luce”.

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