LAVINIA SCOLARI RECENSISCE “LA CITTA’ DI PIETRA” di Loredana La Puma

“La Città di Pietra” di Loredana La Puma è il secondo capitolo della saga dell’Averon, una trilogia fantasy ambientata nella città di Palermo, città natale dell’autrice. Questa saga mi ha fatto tornare a leggere fantasy dopo qualche piccola delusione causata dalla monotonia di alcuni libri, che sembravano dimostrare tristemente come il genere in questione possa a volte essere monotono, scontato, ripetitivo. Nulla di più falso per il secondo lavoro di questa giovane scrittrice, classe 1981, che con “La Città di Pietra” (2010, La Penna Blu) conferma il talento già mostrato con il libro d’esordio “Il cerchio si è chiuso” (2008, La Penna Blu).
Più maturo e sapientemente calibrato, il romanzo torna a raccontare le avventure di Elli, la Rivelatrice, e dei suoi amici, in un mondo reale con connotati fantastici dove la lotta tra le forze del bene, i Guardiani, e quelle del male, rappresentate dai Custodi, ruotano intorno a un ciondolo dai misteriosi poteri: l’Averon che dà il nome alla Trilogia.
La Puma descrive i rapporti che i personaggi intrecciano l’un con l’altro con uno stile semplice e coinvolgente, in cui fa risaltare le profonde sfaccettature umane, che dipingono un mondo verosimile e vario. Lo scenario della città di Palermo non solo rivela una profonda conoscenza della città, ma fornisce anche un elemento di novità al real-fantasy che La Puma costruisce. Chi conosce Palermo ritrova i suoi luoghi più antichi e “magici”, chi non l’ha mai vista manifesta il desiderio di vederla prima attraverso gli occhi immaginifici della scrittrice, poi con i propri.
Ma il punto forte del romanzo è costituito dall’attenzione verso la rete di legami personali, che tocca e riscrive molteplici temi: l’amicizia e il tradimento, la delusione e l’amore, la fiducia e la sofferenza, la solitudine e il sacrificio. La scrittura è fresca, abile, soddisfa i sensi, allegra e struggente all’occorrenza, crea un’atmosfera coinvolgente e autentica che incanta e accompagna con limpidezza nella storia.
Le descrizioni degli ambienti e degli scenari, favolosi e scintillanti, non sono mai sovrabbondanti o pomposi, mai inutili prove di bravura stilistica, ma coerenti e perfettamente incastonati nell’opera, che tiene il lettore incollato alle sue pagine. Cinquecento pagine, per la precisione, che scorrono tra le dita in modo irreale, perché quando penetri nella storia non ti rendi conto di averle già divorate.
I colpi di scena della fase finale mostrano una spiccata inclinazione a coinvolgere e stupire il lettore, in un ritmo incalzante e pieno di sorprese. La lettura de “La città di Pietra” fa sorridere e commuovere: toccanti alcune “visioni del passato” di Elli, commoventi i suoi ricordi della madre perduta e del giovane padre, meravigliosa e vivida la descrizione della città sotterranea del titolo.
La Puma dà prova della sua capacità di rielaborare gli aspetti tipici del fantasy canonico conducendo per mano in una storia nuova, dove i personaggi non sono stereotipi di eroi, ma esseri umani con debolezze, caratteri singolari, incomprensioni e insicurezze.
Una lettura adatta a un pubblico giovane e amante del genere, ma capace di “parlare” a tutti: Loredana La Puma trasporta il lettore nella storia, non si limita a raccontarla. Si inserisce nel solco della tradizione fantasy, ne rispetta le “regole”, ma soprattutto innova e sperimenta con grande talento e freschezza.
Il sito ufficiale della Trilogia dell’Averon: http://www.averon.it

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