CON L’OCCHIO DEI BAMBINI

( Gabriella Maggio)


L’occhio dei bambini vede al di là delle cose, perché tutte le circonda di fantasia e le trasfigura. Così una città diventa un giardino dove piante enormi ospitano tanti appartamenti indicati da finestre. E’ la “città naturale “ come scrive Ginevra D’Aquila,  che l’ha disegnata. In questi giorni di apprensione per i pericoli che la centrale nucleare di Fukushima rappresenta per il popolo giapponese non dovremmo ascoltare  la  voce dei bambini ?  Non siamo forse tutti bambini quando non riusciamo a controllare  ciò che noi stessi abbiamo creato ?  Come ce la caviamo col nucleare ? Non mi pare troppo bene. Allora  ascoltiamo i bambini, perché il mondo che noi progettiamo sarà il loro mondo, cerchiamo di lasciarglielo  vivibile.

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