NEL KLONDIKE HO TROVATO L’ORO

( Walter Bonatti*)

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Il mio viaggio nel Grande Nord americano, ispirato dai romanzi di Jack London, mi porta sulle coste meridionali dell’Alaska, nel favoloso Klondike, la terra dei cercatori d’oro, dove nel 1896 sono scoperti importanti giacimenti auriferi che scatenano la corsa all’oro. La capitale del territorio è Dawson City approdo sul fiume Yucon. L’epopea dell’oro comincia nel 1896, ma raggiunge il culmine l’anno seguente, quando un cronista del Post Intellegencer di Seattle pubblica una breve notizia :” alle tre di stamane è entrata in porto la nave Portland di ritorno dall’Alaska, con una tonnellata d’oro a bordo”. In breve il numero dei cercatori raggiunge i 3500. Un certo Big Alex Mc Donald estrae oro per sette milioni di dollari. Ma centinaia di cercatori non ne trovano e muoiono in miseria. Vagabondando nel Klondike ho trovato le testimonianze più eloquenti ed umane, nelle zone più lontane e difficili da raggiungere, dove ancora si trovano, circondate dalla fitta boscaglia, le cabins di legno, le casette dei cercatori. Il centro della cabin è occupato dalla stufa, contro le pareti ci sono tavoli, letti , scaffali e sgabelli. I letti a due piani orientano i piedi verso la stufa, le finestre sono piccole e doppie, alle pareti sono appesi arnesi da cucina e da lavoro. Ma in tutte ho trovato sempre la Bibbia, di grande formato e con le pagine unte agli angoli per il lungo uso. Spesso era aperta su una panca, presso il letto.

Nella credenza c’erano ancora ceci, farina, nella padella l’unto di moose ( alce) e sugli attaccapanni vecchie tute da lavoro. Solo fuori dell’uscio ci si rendeva conto degli anni trascorsi guardando le cataste di legna per il fuoco, annerite dal tempo e dalle intemperie. E’ una tradizione del Klondike lasciare al tempo la lenta distruzione delle cabins in cui morirono i loro abitatori. Ho visitato la cabin di un vecchio cercatore d’oro di 79 anni, originario della Jugoslavia, Peter Pamucina che mi ha raccontato tante avventure dalla barca rovesciata sul Big Salomon River con il carico d’oro, che naturalmente andò perduto, alle minacce di orsi e lupi poi uccisi fortunosamente. Ma la cosa più interessante è quando mi insegna come usare la pan, il setaccio dei cercatori. Attraverso lavaggi e movimenti ondulatori si lascia che l’acqua porti via la sabbia priva d’oro, lasciando che l’oro, se c’è, si depositi nel fondo. Con mia sorpresa sul fondo della mia pan brillano alcune pagliuzze d’oro.

*Walter Bonatti, morto il 13 settembre 2011 non è stato soltanto uno scalatore eccezionale, ma un esploratore ed un giornalista. Nel 1966 il settimanale Epoca ha pubblicato per la serie “ Le grandi avventure di Walter Bonatti” Nel Klondike ho trovato l’oro ( n.d.r.).

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