GLOSSARIO DELLA BIANCHERIA INTIMA

Camicia da notte (seconda parte)

(Raffaello Piraino)

image 

Oggetti, abiti e biancheria appartenuti a Gabriele D’Annunzio

Madame Campan, prima cameriera della regina Maria Antonietta, nelle sue memorie annotò minuziosamente la vita quotidiana a Versailles all’epoca di Luigi XVI. La donna, avendo libero accesso alle stanze private della padrona, della quale conosceva molti segreti e raccoglieva intime confidenze, così descrisse con dovizia di particolari, molte delle rigide norme dell’etichetta che regolava la vita di corte. Molti gesti, dovevano obbligatoriamente essere eseguiti secondo il cerimoniale come persino infilare la camicia da notte alla regina prima di andare a dormire. Così scriveva: …era una sera d’inverno. Maria Antonietta, già tutta svestita in una camera non sufficientemente riscaldata, aspettava di indossare la camicia da notte che tenevo già spiegata sulle mie braccia quando entrò nella stanza la dama d’onore. L’etichetta voleva che fosse lei a porgere la camicia alla regina dopo essersi tolta i guanti, naturalmente. Maria Antonietta aveva freddo, ma attendeva paziente. La dama d’onore prese la camicia, ma si affacciò alla porta la duchessa d’Orleans.

Ora era suo il privilegio di porgere la sospirata camicia. La duchessa si tolse i guanti e avanzò per prenderla dalla cameriera che nel frattempo l’aveva riavuta dalla duchessa. Sopraggiunse però la contessa di Provenza, cognata della regina. Ora l’onore era suo. La regina ormai era un pezzetto di ghiaccio. Vista la situazione, la contessa fece uno strappo all’etichetta, non si toglie i guanti, afferrò la camicia e la infilò alla regina”. Ogni sera, più o meno, si ripeteva la stessa storia…Una collezione di camicie da notte, appartenuta al Vate Gabriele D’Annunzio, è estremamente ricercata e sensuale. Accedendo agli archivi segreti del Vittoriale, si possono enumerare ben 50 modelli che il poeta stesso disegnò in preda a fantasie amorose. Privilegiava il colore nero per alcuni velatissimi déshabillès ma anche il rosa, il giallo, il viola e incredibili fantasie floreali. In vecchiaia, a 73 anni, essendo ancora un abile amatore, non ritenendo indispensabile mostrare il suo corpo ma solo dare sfogo all’atto finale, si era fatto confezionare una camicia da notte con un buco sagomato e ricamato con filo d’oro, all’altezza dell’inguine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy