Serate all’Opera per la Mazzoleni di Palermo

( Marta Santoro )

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In gran spolvero l’attività della XXVII Stagione dell’Associazione Mazzoleni di Palermo con appuntamenti di rilievo a servizio della Musica, presente un pubblico sempre numeroso che sa gustare ancora il bello. Il 10 marzo, con la collaborazione del Consolato Russo, gli storici saloni di Villa Malfitano dei Whitaker hanno accolto il Salotto russo dell’800, un omaggio significativo agli eccelsi Tchaikovsky, Rimski-Korsakov, Rackimaninov, Balakirev con la partecipazione vibrante ed intensa del mezzosoprano russo Irina Pererva, sobria ed elegante nella morbida linea del canto, accompagnata dal duttile ed accattivante pianista Calogero Di Liberto.

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Il 10 aprile, nella sala Almeyda dell’Archivio Storico Comunale, due giovani artisti palermitani: il soprano Valentina Vitti e il basso-baritono Giuseppe Esposito sono stati protagonisti di un recital dal notevole impegno esecutivo che li ha visti spaziare da Bellini, Rossini e Donizetti a Tosti, Dvorak e Wolf-Ferrari. Penetrante la vocalità della Vitti, solida tecnicamente che la vedeva più in vista nella zona acuta e in risalto per la luminosità del fraseggio. Esilarante la simpatica perfomance di Esposito ricalcante e che rinverdiva la lezione del suo maestro Simone Alaimo. Al piano l’attento e puntuale Salvatore Scinaldi.

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L’appuntamento più atteso, infine, è stato il 19 maggio, sempre all’Archivio Storico: la consegna della XXVII Edizione del Premio Speciale Ester Mazzoleni al mezzosoprano Anna Maria Chiuri che si è esibita in una conferenza-concerto affrontando nella prima parte arie da Camera di Debussy,Grieg,Bizet, Weill, Satie e Strauss, mentre nella seconda sciorinava perle nella interpretazione di brani di Saint-Saens, Purcell, Gounod, Wagner e Cilea.La cantatrice confermava le sue doti precipue di interprete intelligente e convincente per volume, estensione, capacità psicologica di cogliere momento per momento la cifra dei personaggi cui prestava il suo sensibile animo di donna appassionata e seducente. Un gran merito andava al collaudato maestro Calogero Di Liberto che ha anche raccolto pieno consenso nelle due esecuzioni di Debussy (Arabesque n.1) e Chopin (Valzer op.18). Un’ovazione trascinante di un pubblico emozionato ed entusiasta siglava la cerimonia.

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