Le sorelle Brontё

( Carla Amirante)

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E’ trascorso più di un secolo e mezzo da quando furono pubblicati i romanzi di queste tre sorelle inglesi, ma continua ad essere notevole il successo dei libri da loro scritti: prova di ciò sono la continua ristampa e la realizzazione di films e riduzioni televisive delle loro opere. Le Brontё sono inoltre considerate dalla critica letteraria un caso unico in quanto non si è mai verificato che tre componenti della stessa famiglia, dello stesso sesso e nello stesso periodo, si dedicassero alla scrittura ed avessero un notevole successo, in special modo come è avvenuto per Emily con il romanzo “ Wuthering heights” (Cime tempestose) e per Charlotte con “Jane Eyre”, considerati due opere classiche della letteratura inglese di epoca vittoriana .

Padre delle scrittrici fu il reverendo Patrick Prunty’ o Brunty, un pastore anglicano di origine irlandese che volle cambiare il cognome in Brontё, ritenendo questo nome più elegante e aristocratico e per l’ammirazione che egli aveva verso l’ammiraglio Nelson, insignito del titolo di Duca di Bronte, da Ferdinando IV re delle Due Sicilie. La famiglia, formata da cinque sorelle ed un maschio, Patrick Branwell, si era stabilita nel 1820 ad Haworth, uno sperduto villaggio nel West Riding del Yorkshire; la madre e le due sorelle più grandi, Maria ed Elizabeth, morirono poco dopo essere giunte in quella località, un luogo non privo di fascino ma al tempo stesso selvaggio e solitario. Sicuramente la morte della madre, delle due sorelle ed i racconti funerei della zia, fervente metodista, che le allevava, influirono molto sulla personalità delle tre sorelle; ancora più dovette influenzare la sensibilità delle fanciulle quel paesaggio che vedevano tutti giorni, con la loro casa posta tra il piccolo cimitero contiguo alla canonica e la brughiera silenziosa, rivestita da piante di erica, mentre un gelido vento soffiava costantemente su di essa. Infine esse soffrirono molto per la tragica fine del fratello, pittore e poeta fallito, che morì anche lui giovane, vittima della droga e dell’alcool; Brandwell fu, per la famiglia, motivo costante di preoccupazione e sofferenza ma anche il modello sul quale le sorelle forgiarono i protagonisti maschili dei loro romanzi. Le ragazze, temendo che le loro opere venissero criticate e che potessero divenire vittime di pregiudizi in un’epoca nella quale per le donne era disdicevole proporsi come scrittrici, usarono pseudonimi, celandosi sotto nomi maschili: Charlotte si firmò Currer Bell, Emily scelse Ellis Bell ed Anne usò Acton Bell. Strano a dirsi Cime tempestose allora non fu pienamente apprezzato per quella sua atmosfera gotica, per quella trama ricca di elementi fantastici e simbolici, tutti elementi che ne fanno un’opera unica nel panorama della letteratura inglese e che decretarono in seguito il suo grande successo.

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