Charlotte Brontё

Carla Amirante

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Charlotte, nata nel 1816 a Thornton e morta ad Haworth nel 1855, più grande del fratello Branwell e delle sorelle Emily ed Anne, era la terza figlia del pastore protestante Patrick Brontё, anch’egli amante della letteratura ed autore di poemetti a carattere religioso. Nel 1824 la futura scrittrice, con le sorelle maggiori Maria ed Elizabeth e con la sorella minore Emily, venne iscritta alla scuola per figlie di ecclesiastici di Cowan Bridge nel Lancashire, ma il vitto scarso e le condizioni igieniche spaventose dell’istituto provocarono l’anno seguente la morte delle due sorelle maggiori e minarono per sempre la salute di Charlotte e di Emily, che, per questi gravi motivi, nel 1826 ritornarono alla casa paterna. Qui il dono di un scatola di soldatini, fatto dal padre al Branwell, fu l’occasione che diede iniziò alla attività letteraria dei ragazzi, che presero ad inventare e trascrivere le loro avventure su minuscoli pezzi di carta, poi cuciti a mano in modo da formare dei piccolissimi libri; Charlotte con il fratello scrisse Young Men, ciclo ispirato alle favole di Esopo, Our Fellows, Tales of Islanders la Glass Town Saga, Emily ed Anne diedero vita alla Gondol Saga. Nel 1835 fu insegnante nella scuola di Miss Wooler dove aveva studiato da adolescente, in seguito andò come governante presso ricche famiglie; nel 1842 con la sorella Emily si recò a Bruxelles per studiare le lingue, lì fu presa da un platonico amore verso il suo professore Constantin Heger, felicemente sposato, che per questi motivi preferì porre fine al loro rapporto. Profondamente delusa, tornò in Inghilterra nel 1844, ma sempre più decisa a scrivere e a pubblicare i lavori suoi e quelli delle sorelle, riuscì a farli editare sotto pseudonimi maschili nel 1847. Nel 1848 vide morire il fratello, a causa di alcool e droga, e l’amatissima Emily, l’anno dopo vide anche Anne spegnersi di tubercolosi; benché delicata di salute come le sorelle, la sua tempra più forte ed il carattere socievole la portarono a continuare con successo l’attività di scrittrice e poi a sposarsi nel 1854, nonostante l’iniziale opposizione paterna, con il reverendo Arthur Bell Nicholl, già coadiutore del padre. Ma questo periodo di felicità fu molto breve perché l’anno dopo, nel 1855, a soli trentanove anni, morì insieme al figlio che portava in grembo. Charlotte scrisse “Jane Eyre” (1847), “Shirley” (1849), “Villette (1853), “The Professor” (il suo primo romanzo rifiutato da molti editori ed uscito postumo nel 1857).The Professor, nel libro si critica duramente la cultura cattolica a tutto vantaggio di quella inglese con osservazioni quasi razziste; la figura femminile principale è la tipica brava e sfortunata fanciulla dei romanzi vittoriani, ma che ha già in sé quelle caratteristiche che in seguito le femministe faranno proprie come l’indipendenza economica delle donne: motivo che in epoca vittoriana inconcepibile.BJane Eyre, a differenza del precedente, ottenne subito un grande successo per i suoi indiscussi meriti quali: lo stile diretto in prima persona, che la protagonista, alias la scrittrice, usa per esprimere sentimenti e ideali con passione, le descrizioni vivaci, mai pedanti, la psicologia dei personaggi, così pure la figura di Bertha, la pazza, vista come il doppelgӓnger di Jane, con quegli istinti animaleschi, che la società Vittoriana non tollerava e cercava in tutti i modi di reprimere e nascondere.

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