GIOVANI CANTORI SICILIANI PER LA STAGIONE DELLA MAZZOLENI

( Marta Santoro)

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Valeria Tornatore

In grande spolvero la XXVII Stagione degli Amici dell’Opera Lirica Ester Mazzoleni in due significativi appuntamenti nella magnifica cornice dell’Archivio Storico Comunale diventata sala da concerto del sodalizio. A siglare il primo appuntamento, il 27 ottobre, la presenza del mezzosoprano palermitano Valeria Tornatore reduce anche dal successo scaligero della verdiana Luisa Miller accanto al prestigioso Leo Nucci.

La giovane cantatrice si è fatta subito apprezzare per la linea di canto, l’eleganza dello stile, l’intensità espressiva ma soprattutto per il brunito colore della voce a servizio di una maturazione tecnica che le ha permesso di affrontare con disinvoltura e partecipata presenza il repertorio francese, le cui perle erano tratte dal Sanson et Dalila di Saint- Saens, dalla Sapho, da Wherter di Massenet e Romeo et Juliette di Gounod che ne caratterizzavano la spiccata musicalità, per poi sfoderare preziose agilità nella Semiramide rossiniana. Evidenziava anche controllato stile nella Clemenza di Tito di Mozart, incisivo accento nelle conclusive arie da Il Trovatore e Cavalleria rusticana un omaggio quest’ultimo alla terra di Sicilia. L’accurato e puntuale accompagnamento al pianoforte di Salvatore Scinaldi si legava in felice connubio con il canto della Tornatore. Applauditissimi i due artisti che hanno regalato,come bis, al numeroso pubblico l’Habanera dalla Carmen di Bizet.

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                                                               Roy Claudio Cardile

Ancora un palermitano, Il tenore Roy Claudio Cardile alla ribalta del concerto del 10 novembre. Più che un esordiente questo ventiseienne cantante che ha messo a disposizione la sua calda voce lirica, espressiva a servizio di un temperamento di spiccata sensibilità e tempra con cui ha affrontato pagine assai significative e diverse. Nella prima parte campeggiavano arie da Die zauberflote di Mozart, L’elisir d’amore di Donizetti, Marta di Flotow, Madama Butterfly di Puccini e da La Traviata e Rigoletto di Verdi; la seconda parte era dedicata ad arie da Camera e canzoni della tradizione classica napoletana e siciliana. Oltre a riconfermare sempre le sue doti di accompagnatore duttile e sensibile, Salvatore Scinaldi ha dato un’ulteriore prova del suo maturato pianismo nell’esecuzione di due pagine desuete:Sogno d’anime d’I. Alfano e Serenata di O. Brunetti. Una vera chicca poi il bis, una pagina da Napoli milionaria di Nino Rota. Calorosissimo il consenso del pubblico.

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