UNA GIORNATA AL PARCO

( Aurora D’Amico)

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Oggi ho portato i miei bambini al parco. Matt e Louis hanno giocato tutta la mattina, rincorrendosi senza sosta; Andrew, invece, ha preferito starmi accanto.“Perché non vai a giocare con i tuoi fratelli, tesoro?” gli ho chiesto. “Non mi va.” Così è rimasto seduto sulla coperta al mio fianco, mentre io lavoravo a maglia. La giornata non poteva essere più bella: il sole splendeva alto, gli uccelli cantavano dolci melodie, svolazzando da un albero all’altro. Ma c’era qualcosa nell’espressione del mio piccolo Andrew che continuava a preoccuparmi. È il minore dei tre, ma ha un’intelligenza e una capacità di osservazione più acute rispetto agli altri due. Decisi che non gli avrei chiesto nulla per non infastidirlo, ma continuava a fissare gli altri bambini giocare nel parco senza dire una parola, così cedetti.

 

“Va tutto bene?” chiesi, continuando a lavorare a maglia. Andrew serrò le labbra, pronunciando un suono di assenso: “Mh”.  Dopo qualche minuto iniziò a parlare. “Dovrò dare via i miei giocattoli, mamma?” “Ma no, caro. Perché pensi questo?” “E non mi farete dormire nel letto con Louis, vero?” “Certo che no! Continuerai a dormire nel tuo letto.” Misi da parte i miei ferri, notando che nonostante le mie risposte, mio figlio aveva ancora un’espressione preoccupata in volto. “E poi perché non vorresti dormire con Louis?” gli domandai per distrarlo. “Louis sarà anche più grande di me, mamma, ma bagna ancora il letto.” Scoppiai in una risata volontaria e mi fermai subito dopo per guardare il mio ometto crescere davanti ai miei occhi. “Posso farti un’ultima domanda, mamma?” Feci cenno di sì con il capo e mi misi in posizione di ascolto. “Posso scegliere io il nome?” Accennai appena un sorriso e risposi: “Ma certo, tesoro! Ora vai a divertirti con i tuoi fratelli, mentre io finisco questo paio di calzini” indicai il mio lavoro ancora incompleto. Andrew si alzò, iniziò a camminare e si voltò nuovamente verso di me. “Mamma?” “Sì, Andrew?” “Spero sarà una sorellina!” Tornò indietro per stampare un bacino sul mio pancione e poi corse verso i suoi fratelli. È stata proprio una bella giornata.

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