Il posteggiatore ( un fatto vero)

(Carlo Barbieri)

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Mondello, Palermo. Tarda sera di un caldo fine settimana. Esco dal cancello con i sacchetti dell’immondizia e mi chiedo se continuo a differenziare per caparbietà o per stupidità, visto che non pare che chi dovrebbe poi occuparsene differenzi un granché. La larga strada è completamente al buio. Solito cortocircuito o effetto della spending review di un comune povero per antichi sprechi? Come ogni sabato, nel bel mezzo della strada si è formata una doppia fila di auto parcheggiate. Un vigile in servizio in piazza mi aveva confidato che sabato e domenica, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno, c’è un solo mezzo addetto alla rimozione in tutta Mondello.

Evidentemente, fra le informazioni passate “confidenzialmente” dai vigili, le denunce sulla cronaca e l’efficientissimo passaparola cittadino, questa cosa ormai si sapeva e ne approfittavano tutti.

Arrivo al cassonetto, butto l’immondizia e torno indietro.

-Buona sera.

Esce all’improvviso da dietro una macchina, il volto illuminato dalla fiammella dell’accendino. Mi fermo, tranquillizzato dal fatto che chi ti vuole rapinare non si mette a fumare.-Buona sera.

-Dov’è la sua macchina?- Forte accento milanese, o per lo meno del nord. Io con gli accenti mi sbaglio sempre.

-Davanti casa mia.

-Ah lei abita qui? Mi scusi allora, buona notte.

-Buona notte a lei. Senta… ma lei di dov’è? Non ha l’accento palermitano.

-L’ho perso. Sono stato vent’anni a Milano.

-Ah ecco.- Stavolta con l’accento ci avevo azzeccato. –E che ci fa qua?

-Lo vede no? Il posteggiatore.

-E lei ha lasciato Milano per venire a fare il posteggiatore proprio qui, a Palermo?

-Sì. La vuole una sigaretta?

-No grazie, non fumo più.

-Ah. Bravo, io non ci riesco. Vede, io facevo l’operaio in una fabbrica. Guadagnavo benino, poi il lavoro è finito. A Milano se non hai lavoro ti lasciano morire di fame. Qui invece vi date tutti una mano e chi deve sorvegliare chiude un occhio. C’è più cuore.

-Ah. Capisco. Speriamo che le cose vadano meglio.

-Speriamo.

-Senta… la mia macchina è quella Golf  là in fondo. Gliela può dare un’occhiata per piacere?

-Può stare tranquillo.

Gli allungo un euro. -Arrivederci.

-Arrivederci. E grazie.

Arrivato a casa apro il cancello e mi giro verso le macchine parcheggiate in mezzo alla strada.

Non mi fanno più tanta impressione.

Carlo Barbieri è uno scrittore nato  a Palermo. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lui stesso.

Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”  e il giallo “La pietra al collo” reperibili anche online, in cartaceo e ebook, anche su LaFeltrinelli.it:

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