“Fogli d’album” per riannodare il passato

( Salvatore Aiello)

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Rosario Randazzo, Floriana e Maria Sicari

“Fogli d’album”, un programma organizzato dagli Amici dell’Opera Lirica Ester Mazzoleni, animava l’atmosfera salottiera della “borghesia palermitana” che ha affollato, sabato 9, l’imponente salone di Damiani Almeyda del nostro Archivio Storico Comunale. Atmosfera d’altri tempi si respirava ed aria d’amarcord, tuffo nel passato per riannodare pensieri, sentimenti e situazioni che costituiscono la colonna sonora della vita. Il recital sembrava tutto proteso a ravvivare ombre di ricordi ma soprattutto pezzi di vita che oggi sembrano appartenenti ad “altro mondo” ma che pur tuttavia ancora ci offrono una testimonianza toccante che la vita gira sull’amore e le sue declinazioni. Dai canti popolari antichi siciliani, attraverso la nobile tradizione della canzone napoletana si approdava a pagine assai significative di Tosti, all’Operetta e si concludeva con pagine da musicals.

Marcel Proust così si esprimeva: “Non disprezzate la musica popolare. Siccome essa si suona e si canta molto più appassionatamente della musica classica, a poco a poco si è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini. Il suo posto è immenso nella storia sentimentale della società. Il ritornello che un “orecchio fine” rifiuterebbe d’ascoltare ha ricevuto il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite di cui fu l’ispirazione, la consolazione sempre pronta, la grazia e l’idea.”A dare vita alla serata tre protagonisti di rilievo in piena sintonia con la gioia di dare il meglio nella consapevolezza di non tradire mai né lo stile, né l‘eleganza del porgere e del sentire. Il soprano Floriana Sicari metteva a disposizione una vocalità di sicuro controllo offrendo un saggio di vibrante sensibilità non disgiunto da un gioco scenico sempre pertinente e di buon gusto. Articolato il fraseggio che si imponeva per la capacità di dare colori e toni alle frasi, frutto di una maturata esperienza. In risalto il pianismo di Rosario Randazzo il quale non solo ha suonato le note ma le ha anche cantate con una presenza determinante in osmosi totale con l’esecutrice vocale regalandoci momenti di poesia fatti di malinconia, di squarci lirici, ma soprattutto di una tenuta musicale sempre e comunque di grande presenza. Non meno interessante la partecipazione intelligente, simpatica di Maria Sicari conduttrice della serata che con equilibrio e verve ha illustrato e documentato le motivazioni dei temi e dei testi con momenti ora ilari ora intrisi di competenti conoscenze storiche che ne hanno rivelato profonde competenze e appassionata ricerca. Il numeroso pubblico ha risposto, anche con una certa emozione, siglando con ripetuti e calorosi applausi una serata diversa ma del tutto significativa.

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