“La crisi del Lionismo siciliano: analisi delle cause e proposte operative ”

Sintesi della relazione presentata in occasione dell’Incontro d’Autunno

Palermo, 25-26 ottobre 2013

 

(Prof. Giuseppe Ingrassia Direttore del Centro Studi sull’Associazionismo “E. Grasso”)

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1. Premessa

Il Centro Studi del Distretto 108 Yb Sicilia, voluto dal Governatore pro-tempore S.E. Dott. Giovanni Marletta (1982-83), è oggi denominato Centro Studi sull’Associazionismo “Eduardo Grasso” in onore del suo primo Direttore e Past-Governatore Prof. E. Grasso, che è stato certamente un impareggiabile maestro di cultura e di Lionismo. Il progetto operativo della ricerca a livello Distrettuale, portato avanti dal C.S. nel biennio 2011/2013, prevedeva l’acquisizione di informazioni mediante due questionari che sono stati inviati a tutti i Club del Distretto. Con il primo questionario, che è stato compilato dai Segretari dei Club, si sono acquisite notizie attinenti soprattutto alla vita nei Club, ai rapporti tra i Club della stessa Zona e/o della Circoscrizione, all’attività dei Club per i service di solidarietà, alla identificazione degli elementi di distinzione dei Club Service Lions dalle altre Associazioni, ecc. Con il secondo, che è stato compilato dai Presidenti, è stato possibile conoscere alcuni aspetti che riguardano l’Associazionismo e l’impegno del Presidente per l’accesso, il mantenimento, l’informazione e la formazione dei Soci. Sono emerse anche notizie interessanti in relazione al comportamento Lionistico del Presidente nei confronti dei Soci. Per le interviste sono stati scelti i Presidenti e Segretari, perchè rappresentano una fonte d’informazione primaria e qualificata per studiare i punti di forza e di debolezza del Lionismo siciliano.  La ricerca è stata necessaria poichè, senza dati aggiornati, non si può verificare la coerenza del modello organizzativo dell’Associazione e della politica associativa con la società di oggi. Infatti poiché tutto cambia la “contestualizzazione” e il “rinnovamento” diventano ineludibili in quanto è indispensabile adeguare l’Associazione ai tempi che mutano. Inoltre, soltanto attraverso le informazioni, che provengono dai Soci, si può pensare a soluzioni nuove per lo sviluppo ed il rilancio della nostra Associazione. La ricerca, riferita all’A.S. 2011/2012 (Gov. N. Di Pietro ) è stata conclusa nell’A.S. 2012-13 (Gov. A. Pogliese). Inizialmente doveva avere le caratteristiche di un censimento, ossia si dovevano intervistare tutti i 107 Presidenti e Segretari dei Club del Distretto (utilizzando 214 questionari). Purtroppo, però, per la mancata collaborazione di 37 Presidenti e Segretari, si è pervenuto alla rilevazione (tab.1) di 70 Club (65%) su 107, corrispondenti a 140 questionari e ad una numerosità di 3034 Soci (72%) su 4240 (Tab.3).

Tab. 1- Distribuzione dei 70 Club rilevati secondo il numero di Soci

(distinti in M e F)

N° di Soci

in classi

N° di club

%

M

%

F

%

Totali

%

8-19

6

8,57

72

2,91

29

5,19

101

3,33

20- 29

17

24,29

321

12,97

109

19,50

430

14,17

30 – 39

11

15,71

285

11,52

93

16,64

378

12,46

40 – 49

11

15,71

417

16,85

70

12,52

487

16,05

50 – 59

10

14,29

418

16,89

109

19,50

527

17,37

60 – 69

8

11,43

434

17,54

73

13,06

507

16,71

70 – 79

1

1,43

69

2,79

6

1,07

75

2,47

80 – 89

5

7,14

377

15,23

58

10,38

435

14,34

90 – 99

1

1,43

82

3,31

12

2,15

94

3,10

Totale

70

100,00

2475

(82%)

100,00

559

(18%)

100,00

3034

(100%)

100,00

2. Risultati della Ricerca

I risultati della ricerca ci forniscono anche informazioni utili su alcuni atteggiamenti dei Soci nei confronti del Lionismo e sul ruolo che oggi deve avere nei confronti di altre Associazioni. Ovviamente le domande poste ai Presidenti e Segretari sono state diversificate, ma alcune, formulate in modo diverso, sono state volutamente ripetute per svolgere la funzione di “Domande di controllo”. Preliminarmente si è voluto verificare il grado di conoscenza da parte degli intervistati del Centro Studi e del suo ruolo nel Distretto. Purtroppo il Centro Studi del nostro Distretto dopo 31 anni dalla sua fondazione è conosciuto solo da una minoranza di Lions. Infatti il 40% degli intervistati non sapeva né cosa fosse né quali fossero le funzioni del Centro Studi, il 75% non aveva mai letto lo Statuto e il 66% non sapeva cosa avesse fatto in passato né chi fossero i Componenti . Questi risultati ci inducono a formulare una  a) proposta per migliorare la collaborazione tra i Club e il Centro Studi.

“La collaborazione dei Presidenti e Segretari alle iniziative distrettuali (compilazioni di schede, questionari, interviste telefoniche ecc.) non deve essere facoltativa, ma al contrario ogni Presidente, Segretario o semplice Socio deve collaborare con zelo nel fornire informazioni in modo tempestivo ed esaustivo al Distretto, al Centro Studi (vedi art. 3 Statuto C.S.),alle Circoscrizioni, ecc.. Nell’immediato sarebbe opportuno che i Presidenti di Circoscrizione sollecitassero, con una lettera o verbalmente durante tutte le riunioni di Circoscrizione, i Presidenti e Segretari di Club a collaborare” .

3. Incarichi avuti dal Socio prima di essere eletto Presidente

Il 37% dei Presidenti ha una età compresa tra i 50 e i 59 anni, il 34% tra i 60 e i 69 anni ecc.; aggregando i dati si ottiene che il 71% dei Presidenti ha una età compresa tra i 50 e i 69 anni. Il livello d’istruzione dei Presidenti è elevato, infatti l’87% è laureato, il 10% non ha concluso l’Università e il 3% ha il diploma di scuola media superiore. Emerge un dato interessante che ci fa comprendere il comportamento di tanti Presidenti di Club, i quali, dopo essere stati eletti, non sanno bene come affrontare gli impegni lionistici nel Club, ma soprattutto nella Zona, nella Circoscrizione e nel Distretto. Infatti soltanto il 15% dei Presidenti prima di essere eletti hanno rivestito la carica di Segretario e appena l’11% quella di Tesoriere. Sono queste cariche importanti per comprendere come funziona la struttura lionistica, non solo all’interno delle Circoscrizioni e delle Zone, ma soprattutto del Distretto. Inoltre un Presidente che ha già ricoperto la carica di Segretario è conosciuto fuori dal suo Club ed ha socializzato con i Soci di altri Club. In relazione alle cariche ricoperte dal Socio prima di essere eletto Presidente ci chiediamo:

il Consiglio direttivo del Club valuta attentamente il curriculum lionistico dell’aspirante Presidente? E ancora il Presidente del Comitato Soci è consapevole della responsabilità che il regolamento tipo per Club gli attribuisce (Art.3,Cap.VII,Sez.6).

b) Proposte per il Socio che si candida a Presidente o Vicepresidente

· Bisogna preparare mediante la formazione dei Soci i futuri Leader per poi eleggere tra di essi, possibilmente con età tra i 40 e 55 anni, i Presidenti e nominare i Segretari. La candidatura a Presidente (e quindi anche a 2° Vicepresidente) deve essere subordinata ad avere già svolto la funzione di Segretario e/o Tesoriere e ad avere seguito un corso di formazione per la Leadership (GLT). Il Consiglio direttivo dei Club deve verificare e ratificare questi passaggi.  I Vicepresidenti di Club devono essere coinvolti dai Presidenti a collaborare. Il coinvolgimento alle attività lionistiche dei Vicepresidenti deve essere monitorato dal Consiglio direttivo. Deve esistere una certa continuità nei programmi al mutare dei Presidenti e Segretari nel proprio Cub e fra alcuni Club della Zona e della Circoscrizione , in quanto un anno spesso non basta per raggiungere risultati concreti.  Si deve debellare la eventuale sfiducia dei Presidenti e Segretari verso l’Associazione (vedi il 35% di Presidenti e Segretari che non ha compilato i questionari) attraverso la cultura dell’appartenenza. I Presidenti di Circoscrizione e di Zona devono coinvolgerli a partecipare attivamente a tutti gli incontri programmati nell’A.S. Alla non partecipazione ripetuta nel tempo bisognerà dare grande rilevanza e capirne le motivazioni.

4. Solidarietà

L’82% dei Club svolge da 1 a 5 attività, nel corso dell’Anno Sociale, per i Service di solidarietà, mentre il 15% svolge da 6 a 10 attività e soltanto il 3% da 11 a 15. Il 90% dei Club raccoglie fondi per beneficenza tra i Soci, mentre il 10 % non fa raccolta di fondi.

La raccolta dei fondi avviene anche coinvolgendo la cittadinanza mediante spettacoli e manifestazioni. Infatti il 77% dei Club si attiva a raccogliere fondi fuori dalla nostra Associazione, mentre il 23% non usa fare raccolta di fondi tra i non Lions.

Su alcuni risultati occorre fare una riflessione perché oggi l’Associazione Lions non si deve soltanto limitare a raccogliere fondi per “beneficenza filantropica”, ma si deve impegnare ad essere parte attiva nello spronare le Istituzioni perché provvedano a soddisfare i bisogni della comunità.

È necessario pertanto il passaggio dalla “solidarietà passiva” alla “cittadinanza attiva”.

Ecco quindi la necessità di un atteggiamento critico nei confronti del sociale, delle istituzioni e della politica, ossia la necessità di iniziare ad agire in modo nuovo, adeguandosi al principio della sussidiarietà a chi gestisce la cosa pubblica (art. 118, comma 4 della Costituzione) che deve concretizzarsi soprattutto nella contestualizzazione ossia nella necessità del rinnovamento col mantenimento delle tradizioni Lionistiche e nella continuità dei programmi che i Club debbono realizzare. Inoltre la moderna visione dei Club service come “cittadinanza attiva” si sposa coerentemente con gli scopi del Lionismo, perché propone la partecipazione dei Lions come Società civile nei processi decisionali pubblici.

Opportunamente l’Unione Europea ha proclamato il 2013 “Anno europeo della cittadinanza attiva” .

C) Proposte per far crescere l’Associazione

· Occorre il Passaggio dalla tradizionale “beneficenza filantropica” (solidarietà passiva) alla “solidarietà propositiva e costruttiva”. Bisogna quindi che i Lions si facciano carico di un atteggiamento critico e propositivo nei confronti del sociale e delle istituzioni. Innovare il modello associativo comporta però la necessità di iniziare ad agire in modo nuovo, attraverso la cultura della cooperazione, che i Club debbono realizzare come struttura produttiva di solidarietà nei confronti della società civile.  La tradizionale disponibilità a far beneficenza attraverso la raccolta di fondi per la “solidarietà filantropica” tuttavia non deve cessare, se è finalizzata ad attività prettamente lionistiche (aiuti per calamità naturali, emergenze sociali e sanitarie, ecc.).· Impegnarsi a rispettare negli anni la “promessa” che tutti facciamo all’ingresso nell’Associazione ossia quella di “dare il contributo personale e finanziario per il conseguimento degli scopi che l’Associazione si prefigge di raggiungere”.

5. Motivi per cui si diventa Lions

I principali motivi sono:

– far parte di una grande e prestigiosa organizzazione internazionale (53%) ,

– avere rapporti con i rappresentanti delle Istituzioni locali per essere d’aiuto alla comunità in cui si vive (74%),

– partecipare ai services per aiutare i bisognosi o impegnarsi per una causa specifica (66%),

– acquisire un forte senso di appartenenza lionistica e trasmetterlo agli altri (61%).

(Tutte le risposte risultano coerenti con i principi lionistici e quindi le riportiamo senza commenti). (Il totale di tutte le percentuali non è uguale a 100% perché sono state calcolate per riga in una tabella che qui non riportiamo).

6. Rapporti dei Lions con le altre Associazioni di servizio e modalità di comportamento associativo dei Club Lions

L’indagine ha evidenziato l’importanza del ruolo dei Club service nella società civile come cittadinanza attiva, per essere parte attiva del benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità, ha anche evidenziato l’importanza di operare con altri Club Service.Infatti dallo spoglio dei dati risulta che i Lions si incontrano con altre Associazioni che operano nel sociale e spesso portano avanti progetti comuni per la solidarietà propositiva. Il 43% dei Club Lions si incontra con il ROTARY, il 26% dei Club con la FIDAPA , il 19% con il Kiwanis. Con percentuali decisamente basse si incontrano con altri Club service : il 4% con l’AMMI , il 3% con la FAI, il 2% con INNER WHEEL e infine l’11% con altri Club non bene identificati e poco conosciuti. Ma il proliferare delle Associazioni di volontariato mette in discussione oggi il ruolo dei Club service e in particolare del Lions. Abbiamo quindi voluto conoscere se e con quali modalità i Club Lions cercano di distinguersi dalle altre Associazioni. Il 66% dei Club cerca di distinguersi, affrontando i grandi temi sociali ed umanitari o lavorando per la solidarietà, ma il 34% non si preoccupa di distinguersi, di elevare il livello dell’Associazione e contestualizzarne il ruolo mediante il rinnovamento. Questo dato ci deve far riflettere perché forse è in questo 34% che dobbiamo vedere una criticità del nostro essere Lions; infatti se dovesse ancora crescere, potrebbe essere una ulteriore causa di perdita di Soci e di credibilità.

d) Proposta per elevare il livello qualitativo dell’Associazione

Attuare una capillare opera di formazione e informazione dei Soci (seguire i percorsi del GMT e GLT) e una partecipazione attiva alla vita dell’Associazione. Cooperare anche con gli altri Club Service alla realizzazione di obiettivi condivisi.

7. Quote associative e crescita quantitativa

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I risultati riportati nel cartello 5 ci consentono di formulare alcune proposte:

e) Proposte per la crescita quantitativa dell’Associazione

Coinvolgere attivamente i Lions preposti alla formazione per aiutare Soci a crescere lionisticamente, inculcare l’orgoglio dell’ appartenenza all’Associazione e far migliorare la partecipazione dei Soci nel Club e fra i Club.

Stimolare la socializzazione fra i Soci, intuire se alcuni pensano di dimettersi ed intervenire con il dialogo attraverso il Presidente o il Comitato Soci per capirne le motivazioni delle dimissioni e assicurarne il mantenimento.

Sostenere la chiara volontà espressa dai Soci di uniformare nella stessa Circoscrizione (41%) , Zona (46% ) e Distretto (34% ) le quote associative* e d’ingresso (cart.5) .

*[Quote d’ingresso molto alte non hanno consentito spesso di immettere nuovi Soci nei Club; al contrario quote troppo basse hanno generato una proliferazione di Club, che spesso non sono riusciti a mantenere i Soci, quasi sempre senza una adeguata formazione lionistica.]

8. Comportamento del Presidente e motivi della scarsa o della non partecipazione dei Soci alle attività dei Club

I risultati hanno chiaramente testimoniato il buon comportamento lionistico dei Presidenti verso i Soci e la disponibilità a collaborare con altri Club: nel complesso il comportamento dei Presidenti è lodevole, ciò rappresenta un punto di forza per il nostro Distretto .Tuttavia i dati evidenziano anche l’attaccamento alla tradizione dei Presidenti che, se si traduce soltanto in una cospicua attività di “solidarietà passiva”, rappresenta un punto di criticità per l’Associazione. Inoltre la mancanza di formazione dei Soci non consente di attenersi ai doveri verso il Club e il Distretto. Dalle risposte (dei Presidenti e Segretari) è emerso che spesso alla non partecipazione dei Soci o alla partecipazione saltuaria influiscono :

– l’età dei Soci [vedi proposte al punto b)],

– l’argomento delle conferenze e/o service troppo specialistici,

– il non essere direttamente coinvolto dal Presidente o non essere mai stato coinvolto nel Club con responsabilità diretta [vedi proposte al punto b)],

– la mancanza del senso di appartenenza all’Associazione [vedi proposte al punto e)],

– la mancanza di amicizia tra alcuni Soci dei Club [vedi proposte al punto e)],

– Non volere o potere dedicare tempo all’Associazione.

9. Iniziative dei Club

Il 42% dei Club non offre opportunità ai Soci di ricevere premi per le attività lionistiche che hanno avuto successo, il 74% dei Club si attiva nel sociale e partecipa ai progetti dell’Associazione. Il 96% privilegia le iniziative locali, il 98% pur collaborando anche con altri Club ad iniziative distrettuali, ritiene che si debba dare priorità ai bisogni reali del territorio in cui si vive. C’è una denuncia significativa: il 40% dei Presidenti sostiene che i Soci ritengono i Temi e i Service proposti dai vari Club troppo numerosi e dispersivi; la percentuale sale al 49% per i quelli proposti dal Distretto.

L’84% dei Club raccoglie fondi tra i Soci Lions per diverse attività benefiche, a conferma che ancora c’è molto da fare in relazione alla necessità di passare dalla “solidarietà passiva” alla “cittadinanza attiva”.

Altri risultati emersi dall’indagine indicano che il 35% dei Club non dispone di un sito web.

f) Proposte per il rinnovamento dei Club

Adoperarsi affinchè tutti i Club abbiano un sito Web per una capillare informazione delle attività di ciascun Club nel territorio.

Rafforzare la credibilità dei Club, informando i cittadini attraverso i Media delle attività svolte e non solo dei “Passaggi di campana” e delle “Feste degli Auguri”.

Offrire ai Soci il giusto riconoscimento per le attività intraprese e portate al successo dal Club .

Chiedere la collaborazione di un “Formatore Lions” (anche del Comitato Formazione) per parlare di Lionismo a coloro che vogliono affiliarsi.

Puntare agli obiettivi di continuità, sinergia e risultato.

[La mancanza di continuità, di sinergia e spesso di risultato ha prodotto nel corso degli anni un atteggiamento critico dei Club rispetto ai Temi e Service distrettuali e ai Service di Club.]

Aiutare i Soci a comprendere (con la formazione) perché e come vengono proposti i Temi e i Services nazionali e distrettuali. Capire con il dibattito se quelli distrettuali sono veramente dispersivi e poco propositivi come asserisce il 51% degli intervistati .

Ridurre il numero dei Service di Club spesso ripetitivi e coordinarli con gli altri Club della Zona, per essere più efficaci e propositivi verso i bisogni del territorio.

Effettuare a cura del C. Studi un elenco di tutti Temi e i Services (Naz. e Distr.) proposti negli ultimi anni e valutare a distanza di tempo se sono stati propositivi e/o ripetitivi e se si sono raggiunti gli obiettivi prefissati.

10. Andamento Soci nel Distretto

Il Presidente internazionale Berry Palmer è stato categorico : “La nostra Associazione deve crescere” ed ha chiamato il GLT e il GMT ad incrementare iniziative in tutti i Distretti Italiani . Qual è la situazione dei Soci nel nostro Distretto?

Abbiamo analizzato il flusso di entrata e uscita dei Soci nei sette Anni Sociali dal 2006/07 al 2012/13.

 

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Per questi anni (Tab. 2), assumendo come anno base il 2006/07, nel Distretto sono stati ammessi, fino all’A.S. 2012/13, 2.265 Soci, mentre se ne sono dimessi 3.487, (Tab.2, Col.1-2) .

Il saldo negativo di -1.222 Soci perduti definitivamente è veramente allarmante; a questi vanno aggiunti i Soci che da giugno a fine settembre 2013 (tab.3) si sono ulteriormente dimessi (- 60), passando da 4.106 a 4.046. Una considerazione globale va anche fatta: nel 1996/97, anno di nascita del Distretto 108Y/b Sicilia, si contavano 75 Club con 4.156 Soci, mentre 17 anni dopo, e precisamente nel mese di settembre scorso, si contavano 102 Clubs con 4.046 Soci. E’ questo un segno di una innegabile crisi quantitativa di Soci del nostro Distretto.

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Dalla tab. 3 si osserva che in 15 mesi (da luglio 2012 a settembre 2013 ) abbiamo perduto M = – 328, ossia 9% dei Soci. Sempre nello stesso periodo abbiamo perduto F = – 37, ossia il 5% delle Socie. Ciò depone a favore delle donne che hanno una percentuale di uscita minore di quella degli uomini. In totale nei suddetti 15 mesi abbiamo perduto MF= – 365, ossia 8,27% dei Soci.

Sicuramente una riflessione finale va fatta sui 3.487 Soci (Tab.2) che con anzianità lionistica diversa sono andati via dall’Associazione nel periodo considerato. C’è da chiedersi:

a) il Distretto ha perduto un patrimonio di Soci con esperienza, conoscenza lionistica, professionalità e spirito di servizio, frenando così la crescita della nostra Associazione?

Oppure dobbiamo ipotizzare che b) i Soci lasciano l’Associazione perché non hanno acquisito il senso dell’appartenenza e non hanno condiviso gli scopi del Lionismo? o ancora c) perché ritengono non più appropriato il ruolo della nostra Associazione nella società di oggi ?

Il Direttore Internazionale Roberto Fresia ha dichiarato più volte che è necessario “capire il motivo per cui i Soci si dimettono”.

A noi risulta dall’analisi dei dati che i Soci vanno via per una serie di ragioni; le principali sono:

· per non avere chiari gli scopi del Lionismo (89%),

  • per non essere stati coinvolti dal Club (52%),
  • per non aver avuto alcuna possibilità di emergere anche se coinvolti (22%).

Bastano le prime due motivazioni per comprendere che ci vuole innanzitutto Formazione e Coinvolgimento dei Soci per non farli andare via.

Grazie alla nostra ricerca possiamo dare alcune risposte al fenomeno legato alla perdita dei Soci, analizzando in particolare le indicazioni emerse dai questionari in relazione alle domande sulle “motivazioni per cui i Soci si dimettono”.

g) Proposte per evitare le dimissioni dei Soci

Combattere il diffuso senso di individualismo attraverso la partecipazione, la socializzazione e la formazione.

Incrementare la formazione lionistica dei Soci fin dai primi anni di appartenenza all’Associazione ed evitare poi che le aspettative vengano deluse.

Impegnare i “Formatori distrettuali” ed i “Comitati Soci” di Club affinchè i Soci , soprattutto i nuovi, abbiano chiari e condividano gli scopi del Lionismo ed il ruolo dei Lions nella società di oggi.

Accettare la disponibilità personale dei Soci a collaborare, soprattutto quando viene offerta spontaneamente ai Presidenti di Club.

Coinvolgere, ove possibile, le professionalità e le eccellenze presenti nei Club .

Impegnare i Presidenti di Circoscrizione e di Zona affinchè non venga meno la sinergia negli obiettivi da raggiungere.

Essere disponibili a confrontarsi costruttivamente con altri Club e instaurare la “cultura del risultato”.

Evitare lo scontro tra la mentalità d’elite, chiusa e tradizionalista di alcuni Presidenti e il modo di pensare dei Soci che vogliono il rinnovamento del modello associativo.

Evitare il deteriorarsi nel tempo dei rapporti amicali, ricordando che la nostra Associazione è fondata sul “culto dell’amicizia, dell’amore per il prossimo e del servizio disinteressato”.

Tenere conto dell’attuale crisi finanziaria, per affrontare il problema delle diverse quote associative d’ingresso e annuali nella stessa Circoscrizione o Zona.

Combattere il venir meno dei principi etici dei Soci, promuovendo la “politica dell’Etica”, dentro e fuori l’Associazione.

Informare i Soci delle varie occasioni d’incontro nel Club, tra i Club e nel Distretto e pretenderne la partecipazione, non soltanto negli incontri ufficiali di club (passaggio di campana, Charter, ecc..), ma soprattutto in quelli distrettuali, in conformità al motto del Governatore “Partecipare per cooperare alla crescita” .

Instaurare una fattiva collaborazione tra i Club e le Istituzioni locali, evitando la frammentazione delle iniziative e cooperando per raggiungere obiettivi concreti.

Informare la società civile di ciò che l’Associazione ha fatto e si prefigge di fare, sfatando il luogo comune, recepito all’esterno, di effettuare poco servizio nel sociale e molte conviviali.

Ma le dimissioni dei Soci sono anche un fatto di Policy, perché è risultato che il 34% dei Club non cerca di distinguersi dagli altri Club appartenenti ad associazioni di volontariato e non si preoccupa di operare in modo che la nostra Associazione sia una “Struttura efficace e produttiva di solidarietà nei confronti della comunità”.

11. Il ruolo delle donne nel nostro Distretto

Se il numero delle donne nelle Associazioni di volontariato registra in Europa una crescita costante, in Italia, nella più grande Associazione di servizio del Mondo qual è quella del Lions, questa crescita difficilmente viene riscontrata. E ciò nonostante, nelle esperienze osservate, si è accertato che la presenza femminile nel Lionismo si è distinta in particolar modo per il valore della donna: si tratta, quasi sempre, di donne forti e decise, che hanno costruito percorsi personali, consapevoli di scelte anche difficili, in cui l’autonomia e la responsabilità di se stesse non è in alcun modo messa in discussione.

Dalla tab.1 si osserva che nel nostro campione il numero delle donne nel Distretto è del 18%, mentre quello degli uomini risulta dell’ 82%. Questi risultati confermano la perfetta rappresentatività del campione (70 Club) rispetto al Distretto (107 Club) infatti anche al 30-09-2013 si registrano le stesse percentuali del campione sia per le donne che per gli uomini: F = 724 (18%); M = 3.322 (82%). Ciò conferma che nel Distretto le donne sono una minoranza, che dovrebbe crescere nel breve periodo.

h) I Presidenti, i Segretari e tutti i Soci si adoperino affinchè ci sia un massiccio ingresso di Socie nell’Associazione. L’iscrizione delle donne al Lions potrebbe essere agevolato diminuendo la quota d’ingresso alle nuove Socie.

———————————————————–

(1) Per maggiori dettagli si veda anche la relazione dal titolo: Eccellenze e criticità del Lionismo siciliano: analisi e proposte alla luce di una ricerca del Centro Studi “Eduardo Grasso”

Sintesi dei risultati della ricerca condotta nel distretto 108 Y/b presentati (nella versione integrale) in occasione della Conferenza d’Inverno, 15-16 febbraio 2013.

INDICE DEI PARAGRAFI

1. Premessa pag.1

2. Risultati della Ricerca pag.2

a) Proposta per migliorare la collaborazione tra i Club e il Centro Studi pag.2

3. Incarichi avuti dal Socio prima di essere eletto Presidente pag.2

b) Proposte per il Socio che si candida Presidente o Vicepresidente pag.3

4. Solidarietà pag.3

c) Proposte per far crescere l’associazione pag.4

5. Motivi per cui si diventa Lions pag.4

6. Rapporti dei Soci Lions con le altre Associazioni di servizio e

modalità di comportamento associativo dei Club Lions pag.5

d) Proposta per elevare il livello qualitativo dell’Associazione pag.5

7. Quote associative e crescita quantitativa dell’ Associazione pag.5

e) Proposte per la crescita quantitativa dell’Associazione pag.6

8. Comportamento del Presidente e motivi della scarsa o della

non partecipazione dei Soci alle attività dei Club pag.6

9. Iniziative dei Club pag.6

f) Proposte per il rinnovamento dei Club pag.7

10. Andamento Soci nel Distretto pag.7

g) Proposte per evitare le dimissioni dei Soci pag.10

11. Il ruolo delle donne nel nostro distretto pag.11

h) Proposta per l’incremento delle donne nel Distretto pag.11

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