LA PRIMA GUERRA MONDIALE VISTA DAGLI SCRITTORI

( Gabriella Maggio)

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E. Hemingway soldato nella Prima Guerra Mondiale

Ernest Hemingway partecipa alla Prima Guerra Mondiale da volontario nel 1918 come conducente di autoambulanze della Croce Rossa. L’esperienza della guerra viene rielaborata e raccontata in prima persona nel romanzo Addio alle Armi, pubblicato a Parigi nel 1929. Il romanzo intreccia la tragedia collettiva della Grande Guerra con quella privata di Frederick Enry , trasparente proiezione dell’autore, e Catherine. Nel cap. IX durante la disfatta di Caporetto i soldati italiani addetti alle autoambulanze dialogano tra loro sulla guerra alla presenza del loro comandante Frederick: Niente è più brutto della guerra ( dice Pasini , n.d.r.) noi dell’autoambulanza non si riesce neanche a capire come sia brutto. Quando si capisce com’è brutto non si può più far niente per fermarla perchè si diventa matti ….La guerra non si vince con la vittoria ….Tutti odiano questa guerra ….La classe che controlla il paese è stupida e non capisce niente e non capirà mai niente. E’ per questo che c’è stata la guerra . E poi ci fanno i quattrini ( aggiunge un altro soldato n.d.r.) Molti non li fanno neanche ,disse Pasini, sono troppo stupidi . La fanno per niente. Per stupidità.

Ritornano nel dialogo i pensieri espressi da Hemingway nella prefazione al romanzo: Ricordo di aver vissuto nel libro e di avere inventato ogni giorno quel che vi accadeva . Inventando …. ero più felice di quanto lo fossi mai stato … Il fatto che il mio libro fosse tragico non mi rendeva infelice perché ero convinto che la vita è una tragedia e sapevo che può avere soltanto una fine. Ma accorgersi che si era capaci d’inventare qualcosa, di creare con abbastanza verità … procurava una gioia maggiore di quante ne avessi mai conosciute. Oltre a questo nulla importava …. Ma è persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c’è, o diciamo pure soltanto dalla gente … .ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne.

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