Ritardo intervento sgombero polveri sospette presso Liceo Danilo Dolci

( Ettore Baiamonte*)

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Tutto ha avuto inizio Venerdì 17 Ottobre quando in mattinata viene avvistata una quantità notevole di un materiale sospetto di colore a tratti azzurro e bianco in prossimità dell’ingresso principale del Liceo Danilo Dolci di Palermo. Il panico si è subito seminato tra gli studenti all’arrivo delle forze dell’ordine in contemporanea ai vigili del fuoco e tutte le autorità competenti. La scuola è stata evacuata e subito dopo la zona in cui erano presenti le polveri sospette è stata sequestrata.

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Passato il fine settimana tutto tace, nulla cambia e nessuno ha ancora avuto "l’onore" di conoscere le misteriose polveri. Si parla di polveri sospette e anche leggendo i giornali nessuna conferma ufficiale del materiale scaricato. Malgrado le costanti sollecitazioni del dirigente scolastico preside Di Fatta e delle "pressioni" di noi studenti presso le autorità competenti lunedì mattina, tutti sicuri dell’intervento di rimozione e speranzosi di poter tornare alla regolarità, prendiamo atto invece che tutto tace Un altro giorno di vacanza è stato regalato ai fortunati studenti ormai impegnati a formulare vicende, storie, fiabe sulla provenienza di queste polveri. Ma tutte le favole hanno un finale, martedì 21 Ottobre dopo ben cinque giorni vengono a privarci dalle nostre ormai "amiche polveri magiche" e finalmente ci rivelano il loro nome: Ammonio fosfato ed ammonio solfato.

Non è una favola, è la realtà. Mi chiedo con quale coscienza si possano abbandonare due scuole, perchè coinvolto anche il Liceo Ernesto Basile attiguo al nostro, per cinque giorni con millecinquecento ragazzi più il personale alle prese con un’emergenza. Mi chiedo con quale coscienza si possa permettere che in una scuola non ci sia alcuna illuminazione e nessuna video-sorveglianza… sarebbe importante per il futuro che la nostra scuola abbia un sistema di sicurezza e sia illuminata anche di sera, vista l’ubicazione. Mi chiedo con quale coscienza si possa fare a meno di prendersi cura di chi potrebbe essere il proprio figlio. Allora mi rivolgo a tutte le autorità competenti, a nome di tutti gli studenti.

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Questa è stata una piccola dimostrazione della grande superficialità che fa parte del paese in cui viviamo. Prima di avere fiducia nelle autorità preposte sindaco, voglio avere fiducia nelle persone, gli esseri umani, i papà e le mamme che ci sono dietro questi appellativi troppo complicati per un ragazzo e vi chiedo: Non abbandonateci, aiutateci ad essere cittadini e vi aiuteremo ad essere delle autorità. Una scuola migliore inizia dalle piccole cose.

*studente e rappresentante d’istituto del Liceo Danilo Dolci

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