Guardando la TV con gli occhi del sarcasmo

(Costanza Piraino)

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Presto un pomeriggio davanti alla televisione sarà l’equivalente di una giornata scolastica. È già risaputa l’immensa quantità di cultura offertaci tutti i giorni dall’impero video mediatico: chi ha bisogno di recarsi in una struttura apposita, ad apprendere da un docente laureato, quando si possono ascoltare le profonde e sincere opinioni della magnifica Barbara D’Urso? E’ patetico sapere che menti inferiori, quali Karl Raimund Popper e Giovanni Paolo II, abbiano opinioni ottuse e antidiluviane, che non fanno che sottolineare le (per loro) negatività di una delle più meravigliose invenzioni mai create; quali “valori e modelli di comportamento falsati e degradanti”? Tutti i bambini dovrebbero idolatrare fonti d’ispirazione come Belen Rodriguez, dotata del talento di non abbandonare mai la ribalta (se per questo show o per quello scandalo) o Rocco Siffredi, uno dei più pittoreschi esponenti di una purtroppo sottovalutata branca della cinematografia italiana; è importante puntare in alto: riuscire a vincere il premio del “Grande Fratello”, riconciliarsi con un caro a “C’è posta per te” e se qualcosa va storto “Forum” darà un verdetto giusto e imparziale!

Tutte le bambine sogneranno un futuro da soubrette: splendidi angeli, luminosi sotto i riflettori, acclamate dal pubblico adorante. Si parla tanto di “etica” e “necessità della censura”, ma queste cose sono solo le pie illusioni di madri iperprotettive convinte di avere dei figli stupidi da dover tenere all’oscuro di tutto: già da bambini sanno alla perfezione cosa è giusto e cosa no, come bisogna comportarsi e chi bisogna avere come esempio, se sono perfettamente in grado di imitare minuziosamente questi modelli e crescere con i giusti valori: soldi, sesso e show business; si lasci l’altruismo alla chiesa e il rispetto ai vecchi! Le grandi menti ai piani alti sanno cosa è meglio per noi e cosa può nuocere ai telespettatori, se quindi ritengono che associare l’ideale di uomo (bello, ricco e potente) al compimento di atti di violenza sessuale non sia un male, perché mai si dovrebbe pensare che ai ragazzi possa rimanere impressa quest’ associazione? Come potrebbe mai la costante esposizione a brutali e sanguinosi massacri desensibilizzare alla violenza? E’ un’importante lezione di anatomia! Per non parlare degli estremamente innovativi insegnamenti grammaticali, aggiornati su ogni neologismo e variegato uso del congiuntivo, impartiti da quell’elite di luminari di “Uomini e Donne” condotto da Maria De Filippi: degna collega della signora D’Urso. Come faremmo a sapere di cosa abbiamo bisogno se non ci fosse la pubblicità a ricordarcelo? Un’incredibile quantità di ragazzi si sentiva esclusa, diversa, con un enorme vuoto nella vita, ma poi hanno scoperto che “Se non hai un iPhone, non hai un iPhone” e dopo aver fatto accendere un mutuo con la banca dai genitori per racimolare quei pochi spiccioli, finalmente nella loro vita risplende lo schermo del telefono nuovo. Tutti amano avere appollaiata sulla spalla una piccola cornacchia che con la sua soave vocetta suggerisce cosa comprare con ripetizione ossessiva: meglio dell’ipnosi, del lavaggio del cervello o delle suonerie come Virgola il gattino, insomma! La televisione è l’unica religione, fonte di saggezza e sapienza, lei sa cosa la gente vuole e di cosa ha bisogno, la fama è la stella polare e gli uomini sono esseri confusi, senza bussola e senza déi, alla disperata ricerca di qualcosa da idolatrare.

Un pensiero riguardo “Guardando la TV con gli occhi del sarcasmo

  • 7 marzo 2015 in 09:22
    Permalink

    Non male la programmazione di Agon Channel: ho appena scoperto che ogni lunedì alle 21 va in onda “Lei non sa chi sono io”, programma condotto da Luisella Costamagna che ogni settimana intervista un politico

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