LA RIVINCITA DELLA LINGUA

(Gabriella Maggio)

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Propongo ai lettori un inedito di Elisa Roccazzella, notissima poetessa palermitana. La cifra della sua poesia è una sottile tela dove l’ordito siciliano di terra, sole, nuvole, alberi, foglie s’intreccia con i temi esistenziali del tempo che scorre, dei sentimenti, delle domande di senso, del fantasticare.

COME FOGLIA

Ho visto la mia anima bearsi

nella tenerezza del crepuscolo

alberi spogliarsi

nel tremore dell’autunno

e una luna

nel suo velo lubrìco

cullarsi

tra i frassini e i lecci.

Come foglia

senza più peso

vago

nell’afferrabile mio sogno.

Anche in Come la foglia ritorna la natura siciliana colta intensamente nella dolcezza del cielo che vira lentamente dalla luce alla tenebra; nel brivido autunnale di alberi che perdono le foglie; nel chiaro di luna che come un velo madreperlaceo, simile a velo di culla, scivola via dai rami degli alberi; nella foglia che con lento vagare si muove nell’aria limpida. Immagini leggere vissute con commossa fantasia che si esprime nei nomi precisi del frassino e del leccio, come pronunciati per la prima volta, fino a sfumare del sogno afferrabile, come la foglia, ma forse come questa sfuggente per un refolo di vento che la porta sempre più in alto.

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