LA PRIMA GUERRA MONDIALE VISTA DAGLI SCRITTORI

Ugo Facco De Lagarda- Il commissario Pepe

(Gabriella Maggio)

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Viene la guerra, e Gennaro, nel ’18, si trova sul Montello, sottotenente imberbe, inabile alle fatiche di prima linea, soltanto accompagnatore di truppe di rincalzo. Guarda con distacco la sanguinosa, infantile macchina militare muoversi goffamente a pochi metri da lui. Per venti ore, sotto un cannoneggiamento che fa tremare la terra, rimane defilato in una dolina a duecento passi da Casa Serena, con una caviglia visibilmente fasciata; non può muoversi perché non vuole muoversi; lo strappo muscolare è una modesta storta moltiplicata ad arte per dieci. Gennaro sa cosa sia la morte e non intende assumere su di sé la responsabilità del sacrificio inutile….che siano gli altri a fare gli eroi…..

Questa è l’atteggiamento verso la guerra del futuro commissario Gennaro Pepe nell’accattivante omonimo romanzo di Ugo Facco De Lagarda. Gennaro Pepe è un personaggio molto coerente se da giovane militare non intende assumere il ruolo dell’eroe, da commissario di polizia ha escogitato da anni una filosofia di vita e di lavoro che tende a mantenere l’olimpica calma nella città e nella sua vita. Fino a quando non può più fare a meno di affrontare le indagini che per circa un anno era riuscito a rinviare e che porteranno alla luce una vera e propria malattia sociale. Lontano dalla tentazione della facile fama, come dalla mano facile a impugnare un’arma, da cinico conosce la natura umana e rifiuta la retorica con cui spesso se ne coprono i vizi.

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