Collegi di Maria (seconda parte)

(Giacomo Cangialosi)

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Collegio di Maria alla Kalsa (detto S. Maria della Sapienza)

Fu don Gaetano Lo Piccolo a fondare nel 1741 il collegio di Maria alla Sapienza per le fanciulle del quartiere Kalsa. All’inizio la sede fu in via Butera presso l’oratorio di Gesù e Maria (oggi ridotto ad uso profano), poi venne spostato presso la chiesa della Savona e finalmente nel 1754 nell’attuale luogo a piazza Magione. Nel 1761 l’opera passò in mano a don Ignazio Capizzi che portò a termine la chiesa e il collegio tanto da essere nominato anch’esso come fondatore. La chiesa, simile a tutte le altre delle collegine, ha una semplice facciata con loggia superiore e all’interno la navata è preceduta dal coro. Oltre al presbiterio vi sono due altari laterali. Venne benedetta nell’aprile 1850 dal cardinale don Ferdinando Pignatelli.

Oggi il complesso si trova isolato al centro della piazza Magione essendosi salvato dai bombardamenti del 1943. Abbandonato dalle suore collegine che, in previsione di un piano regolatore che ne prevedeva la demolizione (poi non attuata), si trasferirono nella nuova sede di via Castellana (portando con loro tutte le opere d’arte e le suppellettili) venne utilizzata per alcuni anni dalle suore di Madre Teresa di Calcutta che da poco tempo lo hanno lasciato. In chiesa sull’altare maggiore un grande Crocifisso del XIX secolo, unica opera rimasta.

Collegio di Maria all’Albergheria

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Venne fondato per volontà del parroco di S. Nicolò Don Isidoro del Castillo ( raffigurato in un medaglione all’ingresso della chiesa) nel 1752 nel palazzo del barone Calascibetta del quale sussistono ancora alcune strutture, benefattrice la nipote di don Casimiro Conti. Anche questo collegio faceva riferimento alla regola del cardinale Corradini e si occupava dell’educazione delle ragazze dell’Albergheria. La chiesa, dedicata a S. Giuseppe, venne iniziata nel 1762 e solennemente benedetta nel 1877 da mons. Cirino vescovo ausiliare del cardinale Celesia. La facciata in pietra intagliata è sovrastata dalla loggetta-belvedere e sul portone dal medaglione con S. Giuseppe. L’interno a navata unica è preceduta dal coro e presenta la volta della navata e dell’abside affrescate da Antonio Manno nel 1774. Nel presbiterio troneggia su un bell’altare in stile neoclassico la statua della Vergine Avvocata dei casi disperati, opera di Rosario Bagnasco, ai lati quadroni in stucco. Vi sono due cappelle per lato separate da coretti. Le cappelle contengono degli armadi reliquiari e colonne tortili con putti volteggianti. Gli altari sono dedicati al Crocifisso, al Sacro Cuore di Gesù, alla Sacra Famiglia e ai Tre cuori coronati (Gesù, Maria e Giuseppe). Notevoli i lampadari in vetro di Murano originali. Oggi questo collegio viene utilizzato per studentesse fuorisede.

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