LA VIA DELLA SETA

( Daniela Crispo)

La via della seta è il  termine usato da Ferdinand von Richthofen, geografo tedesco vissuto tra ‘800 e ‘900, per  indicare  le vie carovaniere che univano il bacino del Mediterraneo con la Cina per il commercio di spezie, pietre preziose e seta. Nel I sec. a. C. i Romani ,primi in occidente,  conobbero la seta venendo in contatto con i Parti che la usavano per confezionare i loro stendardi. Da allora ne divennero grandi consumatori, sebbene non capissero se fosse di origine vegetale o animale. Gli itinerari da occidente verso oriente sono cambiati nel tempo, secondo le condizioni storico-economiche dei Paesi attraversati, più costante è stato  il percorso dall’oriente. Tra i commercianti che hanno percorso la via della seta  uno dei più antichi ed illustri è nel ‘200 il veneziano Marco Polo, che racconta il suo avventuroso viaggio nell’opera  Livre qui est appelé le Divisiment dou monde, meglio nota come Milione ( dal soprannome di uno zio dell’autore Emilione). Oggi una nuova strada ferrata lunga ottomila chilometri, percorribile in quindici giorni da treni merci da ottanta container, ripercorre l’antica via della seta da Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, che costituiva il punto di partenza dell’antica Via della Seta meridionale,  a Rotterdam. Da questa nuova via della seta ci si attende un incremento degli scambi via terra tra oriente ed occidente perché, anche se i costi sono superiori a quelli del trasporto navale, i tempi sono più brevi

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