RITORNA AL SUO SPLENDORE LA SEDIA PRESIDENZIALE DELLE STIMMATE

( Giacomo Cangialosi)

Grande successo domenica 29 ottobre nella chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo per la presentazione del restauro della Sedia presidenziale settecentesca di proprietà della Parrocchia di S. Ippolito martire e proveniente dalla distrutta chiesa delle Stimmate di S. Francesco delle Clarisse. L’evento è stato anche il pretesto per rilanciare questo edificio barocco scrigno di marmi, stucchi e pitture. Entrando in questa chiesa si rimane infatti stupiti dalla bellezza che vollero le monache benedettine della Concezione. Dopo il saluto dell’Amministratore parrocchiale don Giuseppe Pomi, il dottore Giacomo Cangialosi  ha illustrato le note storico-artistiche della chiesa delle Nobili Dame delle Stimmate e ha raccontato come il manufatto appena restaurato sia pervenuto, insieme ad altri oggetti, nella chiesa parrocchiale di S. Ippolito. Seguivano il saluto di Don Giuseppe Bucaro Direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Archiodiocesi e quelli del vicepresidente dell’Associazione Archikromie, architetto Salvatore Adragna (che leggeva il saluto del presidente, architetto Francesca Aiello assente alla manifestazione) e del Presidente di Wish avvocato Chiara Modìca Donà delle Rose. Entrambe le associazioni hanno finanziato il restauro della sedia e di due dei quattro sgabelli per i ministri.  Concludevano le due restauratrici, Luisa Andaloro e Sophie Bonetti, che hanno spiegato come, materialmente, sia avvenuto il restauro conservativo dopo che nel 2015 un “restauro” poco accorto aveva mortificato la bellezza del manufatto. Un ringraziamento al sig. Michele Cassata che, a titolo meramente gratuito, si è occupato del restauro conservativo dei cuscini ricamati in oro. Quindi un concerto di cortesia della  dottoressa Carmelina Parisi accompagnata dal maestro Emanuele Iacopelli che  regalavano ai numerosi ospiti alcune arie liriche sacre che spaziavano dal barocco al verismo. Particolarmente apprezzate l’Ave Maria di Caccini e quella dall’Otello di Verdi.

C. Parisi

Si auspica che questo evento sia il primo di tanti altri, utili alla salvaguardia e al restauro delle innumerevoli opere d’arte custodite nel territorio.

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