THEREMIN MUSICA E ELETTRONICA

(Carla Amirante)

Il theremin è uno strumento musicale elettronico, il cui timbro può variare tra quello del violino e quello vocale ed è considerato molto difficile da suonare perché lo si suona senza toccarlo. Inventato nel 1919 dal fisico sovietico Lev Sergeyevič Termen, lo strumento, senza tasti o pedali, funziona con degli oscillatori che, lavorando in isofrequenza al di fuori dello spettro udibile, producono dei suoni sul principio fisico del battimento delle mani da parte del musicista, le quali invece agiscono nel campo d’onda delle frequenze udibili. Lo strumento è composto da due antenne poste sopra e a lato di un contenitore nel quale è alloggiata tutta l’elettronica; il controllo dello strumento avviene allontanando e avvicinando le mani alle antenne: con la mano superiore, posizionata verticalmente, si controlla l’altezza del suono, con quella laterale, posta orizzontalmente, si regola l’intensità. Gli oscillatori del theremin sono progettati in modo che i suoi shift (slittamento) di frequenza  a capacità variabile stiano tra i 20 e i 20.000 hertz, per generare una terza onda di battimento che rimanga all’interno dello spettro sonoro udibile. Il segnale sonoro generato è inviato direttamente a un altoparlante o a uno stadio amplificatore e poi ai diffusori. Versioni più raffinate del theremin prevedono anche un secondo stadio elettronico, analogo al primo, con un convertitore che trasforma la frequenza di battimento in una tensione elettrica; il suono prodotto dal primo stadio è successivamente attenuato dalla tensione generata dal secondo stadio che serve a rendere lo strumento dinamico e a permettere all’esecutore di variare intensità e volume del suono lavorando con l’altra mano vicino all’altra antenna. Theremin, mentre compiva alcuni esperimenti per l’esercito con amplificatori a valvole, si accorse che a volte si produceva un fischio che cambiava frequenza variando la distanza delle mani dalle valvole. Il fisico russo, partendo da questa scoperta, costruì un vero e proprio strumento musicale, che battezzò eterofono ed essendo anche un valido violoncellista fece conoscere la sua invenzione nei circoli musicali che frequentava, riscuotendo tra questi un notevole interesse. Su proposta di Lenin, l’inventore organizzò un tour nelle maggiori capitali europee: Berlino, Londra e a Parigi, dove ci furono addirittura incidenti fra le migliaia di persone che non erano riuscite ad avere un posto in teatro. Nel 1928 a New York fu presentato lo strumento a un ristretto gruppo di musicisti e magnati dell’industria, tra questi vi erano Arturo Toscanini e Henry Ford, e fu fondata un’azienda per lo sviluppo e la costruzione dell’eterofono, ribattezzato theremin e in seguito furono concessi i diritti di costruzione commerciale alla RCA ma, a causa della crisi economica di quegli anni ed il prezzo di vendita troppo elevato non fu possibile la sua diffusione.  Il theremin con la sua innovativa tecnologia suscitò grande impressione tra i musicisti classici dell’epoca. Riportiamo alcuni dei commenti: Bruno Walter, direttore d’orchestra: « L’invenzione del professor Theremin mi ha impressionato profondamente. In effetti pare d’essere in un nuovo mondo. Non saprei dire cosa mi abbia maggiormente colpito, se il metodo di produzione del suono, che ha del miracoloso, o il carattere, totalmente innovativo, del suono stesso. In ogni caso è stata un’esperienza toccante». Leo Slezak, tenore: « Si pensa al miracolo quando si guarda un uomo afferrare vagamente l’aria ed evocare dal nulla note di una bellezza e di uno splendore senza precedenti, come nessun altro strumento esistente è in grado di produrre ». Rudolph Ganz, pianista, compositore, direttore d’orchestra: « La caratteristica impressionante è che è la prima volta che la musica viene estratta da qualcosa invece di essere messa dentro qualcosa, e che non c’è niente tra l’essere umano e la musica stessa – né legno, né acciaio, né corde, né crine – e che la personalità dell’esecutore è resa con maggior sensibilità rispetto ad ogni altro strumento esistente ».  Il theremin è stato utilizzato anche in numerose colonne sonore di film, tra cui La moglie di Frankenstein di James Whale, Io ti salverò di Alfred Hitchcock, Ultimatum alla Terra di Robert Wise, nella scena finale in Qualcuno volò sul nido del cuculo, per la sigla iniziale dei cartoni animati di Scooby Doo e il tema della serie televisiva L’ispettore Barnaby, in altri ancora mentre tra i compositori classici Charles Ives ne ha fatto uso nella sua quarta sinfonia. Nel 1984, Michael Jackson ne ha fatto grande uso nella sua famosissima canzone, Thriller. I theremin attuali sono costruiti con tecnologia a transistor che li rende molto più economici e sono offerti anche in versione ultraeconomica con kit fai da te.

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