VIOLENZA E SILENZIO

( Daniela Crispo)

La violenza sulle donne è accompagnata spesso dal silenzio. L’unico rumore è quello causato  dalle notizie, diramate  dai media, degli omicidi o degli stupri, consumati nelle case, compiuti da persone con cui la vittima ha un rapporto affettivo.  Secondo le statistiche la violenza contro le donne ha una diffusione orizzontale perché riguarda l’Occidente e l’Oriente, le classi più agiate e quelle meno abbienti. Ma se si guarda al passato si trova anche una dimensione verticale, cominciando da alcuni  miti. Non è  accettabile la spiegazione che attribuire la violenza maschile ad una reazione  all’indipendenza che le donne cominciano a realizzare.  Eppure  sulle donne gravano ancora l’ombra del silenzio secolare a cui sono state vincolate, il pregiudizio di considerarle in qualche modo corresponsabili delle violenze subite e la precarietà del loro ruolo nel mondo del lavoro. Molte donne hanno intrapreso una battaglia di denuncia, diventando un simbolo, costituendo il movimento  # me too. Ma questo movimento o  altri che potrebbero costituirsi ad opera delle più intraprendenti  non è sufficiente, occorre puntare  sull’educazione e sull’occupazione femminile.

 

 

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