PARIGI CAMBIA

(Gabriella Maggio)

Parigi cambia rapidamente, direbbe il poeta Charles Baudelaire, più rapidamente del cuore di un uomo. E condividiamo  il suo pensiero assistendo in diretta all’incendio di Nôtre  Dame  e al crollo della guglia. È malinconico Baudelaire quando assiste ai cambiamenti urbanistici della sua città, come oggi lo siamo tutti per l’improvviso e violento sconvolgimento del suo panorama, noto a tutti e non soltanto a coloro che l’hanno visitata. Nôtre Dame è infatti un’icona non solo della città, della Francia, ma dell’Europa, espressione della sua  cultura architettonica, artistica, spirituale di  cui tutti usiamo parole e concetti, che entrano nei nostri discorsi, nelle nostre letture, nei nostri studi. Oggi su quest’aspetto della nostra  cultura  europea molti, fuorviati da un’ingannevole  propaganda, gettano un’ombra di discredito, senza rendersi conto dell’inconsistenza storica del loro punto di vista. L’incendio perciò colpisce tutti e ci unisce nell’augurio che presto Nôtre  Dame possa essere restituita a tutti noi.

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