UN DOCUMENTO MOLTO PERSONALE

(Andrea Di Napoli)

Le circostanze narrate in questa romantica storia d’amore risalgono a molti anni fa. Scrivevamo ancora con la penna a sfera o “battevamo a macchina”, imbucavamo le lettere nelle cassette delle Posta, scattavamo le fotografie sulle pellicole e telefonavamo agli amici da una cabina utilizzando uno strano gettone. All’epoca dei fatti, Laura frequentava il primo anno di Università e la sua grande voglia di diventare adulta le “imponeva”, tra le altre cose, di conseguire la patente di guida. Conosciamo bene il moderno tesserino che teniamo in tasca ed abbiamo quasi dimenticato, invece, quel documento rosa, rilasciato dal Prefetto, che, ripiegato su se stesso, diventava un ingombrante libricino di sei pagine sulle quali venivano riportati tutti i dati personali del conducente e, ovviamente, veniva applicata anche la sua fotografia. Quasi tutte le colleghe di Laura avevano inserito nella documentazione richiesta una fototessera ottenuta frettolosamente in una “macchinetta automatica”, ma Laura, invece, ci teneva a fare una bella figura quando avrebbe esibito con orgoglio la sua patente ad un “pubblico ufficiale” e, pertanto, prima di recarsi presso l’Ufficio della Motorizzazione Civile, sarebbe andata appositamente in uno Studio Fotografico. Quel giorno, tra una lezione e l’altra, Laura aveva a disposizione un’ora intera per procurarsi le fotografie necessarie e, nonostante piovesse a dirotto, la ragazza decise di oltrepassare il porticato della facoltà e precipitarsi nell’atelier del fotografo più vicino, saltando tra una pozzanghera e l’altra.

Quando, premurosamente, il giovane Simone aprì la porta a vetri del locale in cui lavorava, la grottesca creatura che si fece avanti somigliava più ad una scimmietta di peluche inzuppata che ad una studentessa. Il fotografo fece accomodare Laura nel retrobottega e le offrì il suo camice per cambiarsi ed un fon per rassettare la capigliatura in disordine. Mentre la sfortunata cliente chiusa nel ripostiglio provava a ricomporsi, Simone avrebbe cercato di asciugare il suo grazioso abitino autunnale impiegando il calore sprigionato dai potenti riflettori della sala da posa. Appena Laura ritenne di essere nuovamente in condizioni dignitose, uscì allegramente dal retrobottega e si accomodò sullo sgabello assumendo l’espressione disinvolta che il fotografo le aveva suggerito. Poi, perché potesse ripararsi dalla pioggia che continuava a cadere insistentemente, Simone prestò un ombrello alla cliente e dispose la consegna delle fototessera per l’indomani mattina. A differenza del classico ritratto fotografico, una comune fototessera, pur rappresentando un volto in primo piano, deve avere delle caratteristiche precise che non prevedono alcun apporto artistico, ma consentono solo un risultato neutro e piuttosto vago al quale generalmente Simone rimaneva del tutto indifferente. La figura che lentamente appariva sul cartoncino, tuttavia, possedeva un paio di occhi che brillavano di una luce speciale e, quando Laura tornò allo Studio per ritirare le “6 copie formato tessera”, i suoi occhi luccicavano per davvero allo stesso modo. Simone riconobbe l’occhiata fatale, incrociò quello sguardo e tra i due scoccò la scintilla.

La coppia vive insieme da molti anni e, l’uno accanto all’altra, hanno superato anche situazioni difficili. Dopo aver preso quella memorabile patente, la donna si è laureata e il suo attuale lavoro le dà molte soddisfazioni, mentre il fotografo, pur avendo aggiornato ai tempi moderni sia la tecnica che l’attrezzatura, è rimasto un modesto artigiano con pochi clienti. Non vuole più smettere di piovere! Anche stamattina stava diluviando, ma Laura, che insegna in una scuola, doveva assolutamente rinnovare un documento di riconoscimento, pertanto, durante quella che i professori chiamano “ora buca”, si è recata allo Studio Fotografico. Prima di mettersi in posa ha cambiato con calma gli stivali bagnati e si è “rifatta il trucco”. La stampa delle fototessera digitali avviene quasi immediatamente, ma i pochi istanti in cui il volto di Laura è apparso sul monitor sono bastati a Simone per accorgersi che gli occhi di lei non brillavano più come una volta. Oramai l’amore tra Simone e Laura è scaduto, proprio come la validità di un documento qualsiasi. Entrambi se ne sono dolorosamente accorti e le gocce che scorrono sui loro visi stavolta non sono di pioggia.

 

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