I CRUCESIGNATI

( Pino Morcesi)

Si chiamavano crucesignati  i combattenti giunti in Terrasanta per liberare i luoghi santi nell’XI sec. perché portavano sulla spalla o sul petto una piccola croce. Il termine crociata/ crociati ancora non esisteva, comparirà la prima volta nel 1638 nella Histoire des Croisades  di Archange de Clermont. Il gruppo di pellegrini-combattenti che,  al grido di “Deus vult “ rispondendo  all’esortazione del Papa Urbano II  nel concilio di Clermont Ferrand,  giunge a Gerusalemme  non è  omogeneo e non ha  coerenza ideologica, mescola motivi economici e motivi religiosi.  Si tratta di una massa entusiasta e disordinata, in cui si ritrovano Gualtiero senza averi e Pier l’Eremita con  i loro seguaci e i signori feudali in cerca di terra e di fortuna. All’inizio dell’XI secolo infatti  lo  sviluppo demografico in Europa  unito  alla povertà dei terreni da coltivare, perché scarsamente concimati, determina una  certa mobilità  di gente in cerca di terra, mendicanti, pellegrini, predicatori itineranti, mercanti, cavalieri in cerca di una sistemazione stabile. Nel 1099 i crucesignati conquistano  la città di Gerusalemme e riescono  a stabilirvi un regno e a fondare anche la Contea di Edessa e il Principato di Antiochia. Anche se dureranno poco. Alla prima “crociata” ne seguono nel tempo altre fino alla settima nel XIII sec., mentre si attua  un lento processo di codificazione nella  bulla papale. Impegnandosi con promessa solenne ad osservarne le indicazioni, i pellegrini  ottenevano  dei vantaggi quali la sospensione di alcune condanne penali, la moratoria dei debiti e l’indulgenza plenaria. Conclusosi assai presto lo spirito d’avventura tra cavalleria e pellegrinaggio,  il medio oriente diventa luogo di azione della politica vera e propria, anche se non mancano  azioni straordinarie  quale l’incontro,  durante la quinta crociata,  nel 1219 di  S. Francesco col  sultano al-Kamil, per cercare un dialogo tra le due religioni. Quando nel 1291 con la  caduta di S. Giovanni d’Acri si concludono le crociate, cominciano delle azioni similari  di contrasto al mondo musulmano per proteggere la Cristianità,  come la battaglia di Lepanto nel 1571 o l’assedio di Vienna del 1683. Tra questi eventi però si può trovare  un denominatore comune il senso del sacro, quello che oggi si è perduto. Per comprendere il passato e i suoi accadimenti, però,  non basta conoscere il susseguirsi dei semplici fatti, anche se questa già sarebbe un’operazione abbastanza onesta, ma occorre comprendere innanzitutto la mentalità che ha ispirato certi fatti storici. E la mentalità cambia nel tempo. Pertanto parlare oggi di spirito di crociata non ha senso. Non possiamo giustificare  i pregiudizi dell’oggi con i fatti di ieri. Eppure non mancano esempi fino alla war against terror di G.W Bush.

 

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