PER EZIO BOSSO

( Gabriella Maggio)

La musica ci serve a questo – disse Bosso in conferenza stampa – portarci a quell’ascolto neutro, dolce e gentile. Per questo motivo ho deciso di iniziare questa campagna di atti di gentilezza militante. Mettiamoci tutti, un sorriso al giorno, una mano tenuta a chi ne ha bisogno. Perchè la musica è così, è fatta di atti di gentilezza”. La sua è stata una vita dedicata con  passione alla musica, purtroppo stroncata prematuramente da una malattia neurodegenerativa. Amico e collaboratore di Claudio Abbado ne ha condiviso l’impegno di portare la musica nel luoghi del dolore,  come terapia. Ė stato compositore, direttore d’orchestra e pianista fino a quando  la malattia, affrontata sempre con ottimismo e sguardo rivolto al futuro,  gliel’ha consentito. L’ultima esecuzione con l’Europe  Philarmonic, l’orchestra da lui fondata con musicisti provenienti da tutto il continente,  si è svolta il 19 gennaio 2020 al Teatro Galli  di Rimini come omaggio a Federico Fellini a cui ha dedicato  l’esecuzione della  Terza di Beethoven, perchè svolge  il  concetto di rimembranza del ricordo, dell’eroe da non dimenticare. “ I maestri  quelli veri, ha detto Ezio Bosso, sono quelli che hanno cambiato qualcosa, che ci cambiano la vita, che ci indicano la strada. Non che ci dicono come fare. Fellini è un grande maestro perché ha indicato una strada nuova che non c’era.” L’inattività imposta dal corona-virus, impedendogli di fare musica con gli altri, lo ha molto provato e preoccupato per i musicisti della sua orchestra, costretti a fermarsi.

 

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