LA MAREA CHE SALE

(Carmelo Fucarino)

Si cominciò con poche pretese e fra minieditori locali, capofila Navarra editore e il primatista nazionale Sellerio editore, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo. Si rappresentò come Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni”. Eppure, senza accorgercene, questo 2021 battezza la XII edizione del festival dell’editoria indipendente. Non mancano le novità, prima fra tutte la sostituzione alla Direzione artistica di Piero Melati, giornalista della prestigiosa L’ora del maxiprocesso, di Repubblica e Venerdì, al quale corre l’obbligo di fare i più sentiti ringraziamenti per la perizia delle scelte delle passate annate. Lo sostituisce un recente nuovo protagonista della divagazione poliziesca siciliana, il giornalista di reti Mediaset e scrittore Gaetano Savatteri, supportato da un comitato scientifico costituito da Masha Sergio, Matteo Di Gesù e Salvatore Ferlita. Certo l’onda del giornalista-detective  televisivo, l’anti-Montalbano con la serie Makari (Quattro indagini a Màkari, Sellerio 2021), dell’altro antagonista di luogo turistico, il San Vito Lo Capo di Ovest opposto a Punta Secca di Santa Croce Camerina. Quasi a paradigma della marea della fama, morto Camilleri e il suo Montalbano, a Zingaretti si contrappone il palermitano Gioè e si inaugura un’altra saga sicula che si prevede di lunghissima durata e fortuna. Ormai nella narrativa e in TV imperano le varie forme di giallo, nero e marroncino. Su quest’onda dichiara Savatteri: «È per me un onore, ma anche una sfida, assumere la direzione artistica di Una Marina di Libri. Un onore per essere stato scelto a dirigere un’iniziativa che forte della sua esperienza decennale è ormai patrimonio di Palermo e della Sicilia; una sfida perché gli editori, gli organizzatori, i collaboratori e i partners, dopo la direzione competente e raffinata di Piero Melati, si attendono sempre maggiori risultati. È onore e sfida anche perché cade in una stagione che tutti noi speriamo di rinascita, fuori dalle restrizioni dettate dalla pandemia. Il segno di questa svolta, dopo i lunghi e oscuri mesi trascorsi, sta anche nella definizione di un luogo diverso per ospitare la manifestazione: un’area dalla memoria storica, nel cuore della città moderna. Molte novità per una nuova fase della nostra vita collettiva, molte novità per una nuova Marina» (sito Comune di Palermo, Accade a Palermo – Una marina di libri). “Una marina di libri” ritorna in era covid e con tutte le precauzioni, green-pass e mascherina, da giovedì 16 a domenica 19 settembre al Parco Villa Filippina di Palermo (piazza San Francesco di Paola, 18, https://parcovillafilippina.com/home). Altro palcoscenico con abbandono della suggestiva sede storica, spiegato dal direttore esecutivo Nicola Bravo: «Dopo gli stimolanti e bellissimi anni trascorsi all’Orto Botanico dell’Università di Palermo, abbiamo deciso di riprendere il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi più suggestivi della città. E lo facciamo con la nostalgia che sentiamo già per i viali alberati, i ficus, i bambù, le ninfee, tutte le meraviglie dell’Orto (che considereremo sempre un po’ casa nostra) e le grandi amicizie che si sono create, ma sentendo ancora più forte l’entusiasmo per una nuova sfida e il desiderio di portare libri e lettori in un nuovo spazio, ritrovando così l’anima itinerante del Festival». Solo per l’anima itinerante. La novità ancora espressa nel logo pretenzioso e pleonastico, “per l’alto mare aperto” ad esplorare un parquet di ben 83 editori, puri e semplici o veri centri di cultura, come “Spazio cultura” di Macaione e la libreria Saladino con l’Accademia Siciliana dei mitici. La micro-editoria prolifica imperterrita nonostante la crisi dei lettori e la completa debacle della Scuola, soffocata da sigle e vuoti paradigmi, cancellazioni di materie e invenzioni di metodi e strategie che hanno perso di vista lo scopo primario, direi la missione della scuola, preciso la semplice formazione culturale di ragazzi e giovani, in vista e come strumento per le successive acquisizioni tecniche. La formazione della Donna e dell’Uomo. In queste giornate si presenta come protagonista assoluto il libro, come strumento di formazione, ma anche di ludica divagazione nel mondo dei sogni creativi. Per il secondo anno consecutivo il programma ospita la rubrica “Marina rolls”, ideata da Matteo Di Gesù e dedicata alla musica con l’intento di rilevare lo stretto e imprescindibile legame tra libro e musica. Già dalla sua prima edizione ha avuto entusiastici ed unanimi consensi e ha riscosso ottimo successo. Quest’anno gli happening si svolgeranno nel Parco, giovedì 16 e venerdì 17 settembre, alle 18,30, il giovedì, “Da Sticky Fingers a Who’s Next: il 1971 fu il tredicesimo mese del 2021”, e il venerdì, “Bob Dylan & Like a Rolling Stone. Filologia composizione performance”. Una novità che ripropone la questione sessista di moda dell’arte al femminile la presentazione giovedì 16 alle 17 dell’Almanacco delle Artiste siciliane, «un’indagine sull’opera di artiste che hanno costruito l’immaginario visivo dell’arte siciliana attraverso diversi mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura, fino alla performance, al video e alla fotografia». Ci sarà poi un po’ di tutto, dall’opera dei pupi, agli spettacoli musicali, proiezioni, letture proposte da editrici ed autori. Nel progetto di divulgazione del libro e di educazione alla lettura non poteva mancare un angolo di attenzione per la formazione dei piccoli con una grande varietà di testi, con laboratori pratici e creativi, come Kite, Tunuè, Splen, una sezione di editoria per l’infanzia curata ancora dalla Libreria Dudi. Per chi non è ancora saturo di saghe romanzesche dei Florio, edulcorate e nostalgiche transizioni di effimere illusioni, non mancherà la presenza della milionaria creatrice delle glorie e delle miserie di una famiglia ascesa dal nulla e precipitata nel nulla. Testimoni le ville e le dimore che crearono con il sudore di poveri. Non manca neppure la comparsata politica sul dilemma angoscioso dei Palermitani in questi ultimi mesi di assalti alla diligenza Orlando, con avance e smentite e avventurosi e spregiudicati cambi di casacca: sabato 18 settembre, ore 16:30 “Palermo dopo Orlando” conversazione con Marco Romano e Carmelo Lopapa, a moderare ancora Gaetano Savatteri. Con più alto impegno alle 12 la presentazione del libro, “Io Felicia. Conversazioni con la madre di Peppino Impastato”, di Mari Albanese e Angelo Sicilia con la presenza di Teresa Mannino. E per essere alla page e in sintonia con il nuovo percorso non poteva mancare alle ore 19 la conversazione “Post-Montalbano tra immaginario e impresa”, ancora con Gaetano Savatteri, Gianfranco Marrone, Michele Soavi, Claudio Gioè e Ester Pantano. Alle 20:30 “Intervista impossibile a Leonardo Sciascia”, spettacolo con Filippo Luna ed Elvira Terranova. Ci mancava che si dimenticasse i professionisti dell’antimafia. In questo clima di revisionismo qualcuno lo cita come “santino”. Sono tante le case partecipanti e le correlate manifestazioni, ma anche i fuori programma di esibizioni personali extravaganti, che per un’analisi e per una visione globale completa, pertinente o impertinente per usi personali, si rimanda al  bookshop della manifestazione, curato da Libreria del mare.

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