BASSA MAREA

Andrea di Napoli

Al giorno d’oggi non accade più, ma circa mezzo secolo fa, nel corso delle stagioni balneari, tra le cabine degli stabilimenti e sugli arenili dei lidi, si poteva realmente assistere ad una paradossale scena tipica dei film del neorealismo italiano. Gli autobus stracolmi riversavano presso le spiagge carovane di improvvisati “vacanzieri della domenica” e molti tra questi occasionali bagnanti non nascondevano la loro totale inesperienza natatoria, anzi portavano al collo, con apparente disinvoltura, una enorme camera d’aria di quelle per le ruote dei camion, con la quale affrontare le onde in assoluta sicurezza. Il caldo afoso costringeva comprensibilmente anche chi non sapeva nuotare a cercare refrigerio in mare, ma certe impacciate prodezze acquatiche talvolta rasentavano l’incoscienza o il ridicolo.

Pochi anni dopo la caratteristica ciambella salvagente venne commercializzata e venduta, soprattutto ai bambini, in colori vivaci e forme bizzarre. Poi, per un certo periodo, il classico salvagente venne sostituito da braccioli, cinture e giubbetti di salvataggio che si diffusero “a tappeto” tra gli italiani “non natanti”. La ciambella è tornata da alcune stagioni sulle coste italiane, ma non più con la pretesa di salvare i bagnanti dall’annegamento, bensì per svolgere essenzialmente un ruolo ludico o riposante grazie alle nuove forme grottesche e variopinte o alla consistenza particolarmente soffice.

Mentre le prime ciambelle assumevano solitamente la forma di una ingenua paperella o di un sorridente personaggio dei fumetti, gli attuali gonfiabili rappresentano figure mitologiche, come l’unicorno, o misteriosamente esotiche, come il fenicottero rosa nel quale ci saremo imbattuti sicuramente. Come è già successo per tanti altri gadget, la  dilagante presenza dei divertenti galleggianti costituisce in realtà solo una innocua moda estiva. Una volta riempiti d’aria questi oggetti di plastica assumono dimensioni piuttosto ingombranti e trascorrono intere giornate sotto l’ombrellone accanto alle famiglie, come fossero docili animali da compagnia.

 

Fotografie di Andrea di Napoli.

 

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