4 NOVEMBRE GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE

La Redazione

ll Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale ha detto :

La ricorrenza del 4 novembre, che oggi celebriamo, scandisce un momento importante e imprescindibile della nostra storia. La vittoria insieme agli Alleati contro gli Imperi Centrali, che poneva fine alla tragedia della Grande Guerra, segnava anche l’approdo della nostra lotta risorgimentale iniziata decenni prima….La nostra storia, anche quella di oggi, è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio perché ne ha saputo fare memoria….Quei sacrifici non sono stati vani. Perché nella consapevolezza di quanto sia terribile la guerra si è radicato nel cuore della nostra Europa il dovere ineludibile della pace…Non è un caso se a sognare e a costruire i pilastri dell’unità europea sia stata la generazione che avvertiva le cicatrici dei due conflitti mondiali. E l’unità europea, che ha visto collaborare in spirito di amicizia Paesi e popoli che si erano contrapposti e combattuti, è stata il presidio più forte per garantire pace, sicurezza, prosperità e sviluppo al nostro Continente. L’Italia ha fornito uno straordinario contributo affinché ciò fosse possibile.Ci siamo abituati alla pace….L’Europa unita è stata per settant’anni l’antidoto più forte a egoismi e nazionalismi….Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma anche persino la sua memoria.Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente….È accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Federazione russa ha portato contro l’Ucraina e il suo popolo…Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d’ Europa. I media di tutto il mondo rilanciano le immagini terribili di un conflitto che non risparmia le popolazioni civili. Anziani, bambini in fuga dalle bombe…Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza…Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra… Assume allora un significato speciale questa celebrazione del 4 novembre, giornata nella quale l’Italia si stringe, con riconoscenza, attorno alle sue Forze Armate…Perché nessuno più degli uomini e delle donne in divisa conosce il valore della pace e cosa significhi metterla a rischio…L’Italia è attore di primo piano, presente in tutti i principali contesti multilaterali: Nazioni Unite, Unione europea, Alleanza Atlantica, coalizioni internazionali…I punti fermi della nostra bussola restano la vocazione europeista e il solido legame transatlantico.Quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilità degli uomini delle istituzioni. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno…E ci dice anche che la sicurezza e la pace sono beni comuni. Beni che vanno difesi anche quando può apparire impegnativo o difficile. Non è un caso se tra i primi obiettivi cui si dedicarono i padri fondatori dell’Europa vi fosse la Difesa comune. Alcuni passi sono stati compiuti, ma troppo poco e troppo lentamente. Questo resta un grande obiettivo per il quale l’Italia può dare un importante contributo, sia in sede politica, sia attraverso il patrimonio tecnologico e industriale di cui dispone. Nella convinzione che investire nella Difesa europea significa anche rafforzare l’Alleanza Atlantica nel suo pilastro continentale.

 

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