OMBRE RINASCIMENTALI

(Tania Morsini)

La congiura dei Pazzi- Illustrazione di Tancredi Scarpelli

L’età del Rinascimento non è caratterizzata soltanto dalle splendide realizzazioni artistiche, note a tutti, ma anche da lotte spietate ed episodi cruenti. A Firenze nella seconda metà del ‘400 governa Lorenzo dei Medici, più noto come Magnifico, uomo colto, gran mecenate, abile diplomatico, definito da Fr. Guicciardini ago della bilancia della politica italiana, artefice della pace di Lodi che assicura un lungo periodo di pace tra tutti gli stati dell’Italia dal 1454 al 1492. I Medici sono da tempo grandi banchieri con interessi politico-finanziari nel mondo allora conosciuto e  tra  i tanti incarichi  hanno anche  quello di depositari della Camera Apostolica. Il papa Sisto IV, per favorire  i suoi nipoti, in particolare l’ambizioso Girolamo Riario, che ambiva ad una signoria in Toscana, gli consente di occupare Imola e Faenza. Entra così  in contrasto col Magnifico a cui rifiuta  la nomina cardinalizia del fratello Giuliano  e affida ai Pazzi, famiglia fiorentina di banchieri avversaria dei Medici, la Camera Pontificia. Dopo una serie di contrasti  i Pazzi decidono di uccidere il Magnifico ed il fratello Giuliano. Numerose sono le persone che partecipano alla congiura che si mantiene del tutto segreta fino all’attentato nella  chiesa  di S. Maria del Fiore il 26 aprile 1478. Giuliano è ucciso, invece Lorenzo ferito si salva rifugiandosi in sacrestia. La vendetta  dei Medici e del popolo è immediata, i capi vengono giustiziati. Il papa scomunica Lorenzo, ma la vendetta del Magnifico prosegue per circa dieci anni.

 

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