TRA PRODUTTIVITÀ E BELLEZZA
Daniela Crispo
Giardino all’italiana
Un tempo luogo esclusivo della produttività il giardino a poco a poco è diventato luogo di bellezza e delizie. Dal latino medievale gardinium, attestato nel X secolo,a sua volta dal gotico gart “recinto”, si ha il francese jardin nel XII secolo, col significato di luogo chiuso. Le origini del giardino si perdono nel tempo e testimoniano il bisogno profondo nell’essere umano di una relazione emozionale e non soltanto alimentare con la natura. Nelle antiche civiltà il giardino è ricercato e curato come nell’antico Egitto, a Babilonia, in Persia con i Giardini del Paradiso. La parola paradiso deriva da pairi “attorno” e daeza “muro” e significa “giardino protetto, circondato da un muro”. Senofonte è il primo a usare in greco il termine παράδεισος in riferimento ai giardini persiani, invece del termine in uso κῆπος “grembo materno”. Il filosofo Epicuro elegge il giardino a luogo di riflessione ed insegnamento e ne fa la sede della sua scuola. La struttura e la geometria del giardino cambia nel tempo. Nel Rinascimento si rafforza l’idea di giardino come luogo di piacere e ricreazione. Lo spazio viene suddiviso in maniera geometrica e viene ornato con elementi architettonici di ispirazione romana. Questa tipologia di giardini è chiamata all’italiana. Nel ‘6oo in Francia di diffonde il gusto di giardini di grande estensione che si sviluppa attorno a un grande asse principale che sembra oltrepassare i confini del giardino per andare a perdersi all’infinito.
Giardino alla francese
Attorno a questo asse sono organizzati, in maniera ordinata geometricamente e perfettamente integrata nell’insieme, allée, bosquet, fontane, giochi d’acqua, padiglioni, palissade e parterre.
Giardino all’inglese
Nel ‘700 s’impone il giardino all’inglese con prati e collinette, boschetti , templi classici e rovine gotiche, laghetti, fontane, ruscelli per realizzare un effetto “ pittoresco”. Il visitatore deve avere l’impressione della naturalezza, della spontanea crescita delle piante, perché la natura suscita emozioni anche senza l’intervento dell’uomo. Oggi i giardini pubblici o privati vengono realizzati secondo due criteri pratici: organizzazione ed ottimizzazione degli spazi. Il risultato è quello di avere giardini funzionali senza tempo.