LA CANDELORA

Pino Morcesi

La ricorrenza della Candelora  cade il 2 febbraio e prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese, un rito che simboleggia, secondo alcune credenze, anche un passaggio verso il cambio di stagione, essendo a metà tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera. Nella liturgia cristiana si celebrano due episodi evangelici compiuti dalla Sacra Famiglia nel tempio di Gerusalemme, la presentazione di Gesù al Tempio 40 giorni dopo la sua nascita, quando il saggio Simeone si accorge che il bambino è la luce della rivelazione e benedice le candele, e la Purificazione rituale della puerpera  Maria. La festa, assorbita dal Cristianesimo, era già celebrata nell’antica Roma nei Lupercali, che si svolgevano a metà febbraio con grandi fiaccolate e presso i Celti che festeggiavano Imbolc, il risveglio della luce dopo il buio invernale. La festività cristiana è stata celebrata già da Papa Gelasio nel 474, dall’imperatore Giustiniano, e da Papa Sergio I(687-701 con una processione penitenziale. Sulla ricorrenza si è formato  un  proverbio diffuso in tutti i dialetti italiani  : Col giorno della Candelore dall’inverno siamo fora; ma se piove o c’è vento siamo ancora dentro l’inverno.

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