PAROLA DI DANTE
Gabriella Maggio
Universo
Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l’universo si squaderna […]
(Paradiso XXXIII, 87)
Nella profondità dell’essenza di Dio vidi che si raccoglie all’interno, legato con amore in un unico volume, ciò che nell’universo si espande in pagine separate. Con la metafora del libro dell’universo Dante ci suggerisce che come noi uomini, se leggiamo fogli e capitoli separati di un libro, non cogliamo pienamente il ragionamento dell’autore, così delle cose del mondo non cogliamo il senso compiuto se non si riuniscono in Dio. Dal latino universus, “tutto intero”, composto di unus , uno, e versus participio passato di vertĕre, volgere , “volto tutto intero nella stessa direzione”, l’italiano universo, come sostantivo, compare 13 volte nella Commedia (5 nell’Inferno, 8 nel Paradiso, mai nel Purgatorio). L’ultima occorrenza del termine è nella terzina del Paradiso.
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