LE SACRE DU PRINTEMPS AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO

Gabriella Maggio

ph © rosellina garbo

Grande esibizione del Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, diretto da Jean Sèbastien Colau. Lo spettacolo comprende   Rossini Cards, coreografia di Mauro Bigonzetti, allestimento del Teatro dell’Opera di Roma e  Le sacre du printemps, musica di  Igor Strawinsky, nell’allestimento  del Teatro Nazionale Sloveno  di  Maribor. Direttore d’orchestra Gianna Fratta. La prima esecuzione del Sacre du printemps, la cui traduzione corretta sarebbe Rito della primavera e non Sagra, titolo con cui è conosciuta in Italia, avvenuta il 29 maggio 1913 al Théatre des Champ-Elysées, suscitò le vivaci proteste  del pubblico. Eppure  come ha notato il musicologo Roman Vlad, l’opera sarebbe diventata presto una delle opere più celebrate di tutta la moderna letteratura musicale. Il pubblico della prima esecuzione non comprese l’impostazione rivoluzionaria dell’opera, i suoi accordi sovrapposti di diverse tonalità e le sue sonorità violente, che  tendevano  alla creazione di una musica di vibrante  intensità. Stravinskij, che si era  formato alla scuola di Rimski-Korsakov e  sentiva profondamente la tradizione russa, chiarì   l’origine  del Sacre du primntemps  nelle  memorie autobiografiche, Chroniques de ma vie:“Un giorno […] intravidi nella mia immaginazione lo spettacolo di un grande rito sacro pagano: i vecchi saggi, seduti in cerchio, che osservano la danza fino alla morte di una giovinetta che essi sacrificano per rendersi propizio il dio della primavera. Fu il tema del “Sacre du printemps”. Il pubblico palermitano ha apprezzato l’opera con prolungati applausi.

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