UNA NUOVA BIBLIOTECA PALERMITANA
Gabriella Maggio
La Fondazione “Liborio Mario Rubino ETS’, che ha sede a Palermo in via Dante 165, è stata fondata nel 2024 ed è dotata di una Biblioteca, in corso d’inserimento nel Sistema Informativo Territoriale per essere fruibile dal maggior numero possibile di studiosi e lettori. Il patrimonio librario che vanta poco più di 13.000 volumi, costituitosi nell’arco di mezzo secolo attraverso acquisti personali e per eredità comprende le sezioni : Germanistica, Letteratura italiana, Linguistica, Critica letteraria, Storia e cultura siciliana, Editoria, Filosofia, Storia, Musicologia, Arte, Teatro, Pedagogia e Psicologia, Antropologia e Sociologia, Teologia, Politica, Letterature di lingua francese, inglese, portoghese, spagnola, slava, ungherese, scandinava, e di lingue non europee, Letteratura greca e latina, Libri illustrati, Riviste, Testi antichi. La Fondazione è intitolata a Liborio Mario Rubino (1942-2021), Professore emerito di Letteratura tedesca presso l’Università degli Studi di Palermo, significativamente impegnato nella ricerca in vari campi delle scienze umanistiche, tra cui la letteratura germanofona dei secoli XVIII e XX. Fine traduttore dal tedesco, ha collaborato attivamente con istituzioni come la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano e con case editrici, in primo luogo con Sellerio, per cui redigeva regolarmente pareri di lettura su opere contemporanee. L’istituzione della biblioteca attribuisce un grande merito civile e culturale alla Fondazione, in quanto offre un luogo di studio e di divulgazione culturale fisico e ideale nello stesso tempo. La sua funzione non è solo quella di fornire il libro che si sta cercando, ma “soprattutto quella di scoprire dei libri di cui non si sospettava l’esistenza, e che tuttavia si scoprono essere di estrema importanza per noi” ( U. Eco De bibliotheca). E non è soltanto questione di scoperta e di avventura, perché c’è un altro aspetto essenziale della biblioteca che riguarda l’ordine dei libri, manoscritti o stampati. Questo ordine mostra che i libri sono anche oggetti le cui forme condizionano gli usi di cui possiamo investirli. E proprio per questo la biblioteca non ha oggi perso il suo fascino, anzi ha ancora un suo ruolo fondamentale nella formazione culturale e nel contribuire alla comprensione di sè. Sebbene oggi viviamo un’epoca in cui è cambiato il modo di conservazione del nostro sapere, se consideriamo che un piccolo congegno elettronico può contenere migliaia e migliaia di pagine, dobbiamo essere consapevoli che non tutto si trova su Google e che le informazioni fornite spesso non sono le migliori, sono soltanto quelle più accessibili. A questo riguardo non si deve trascurare l’importanza della consulenza dei bibliotecari, che da veri esperti di tutto ciò che è disponibile, sanno come indirizzare il lettore. La loro competenza può rivelarsi impagabile.