IMMORTALE OMERO

Irina Tuzzolino

Robin Lane Fox, insigne classicista, professore emerito al New College di Oxford nella sua recente opera Omero e l’Iliade afferma che Omero è vissuto nei pressi di una città dell’Asia Minore, Wilusa, secondo gli Ittiti, distrutta nel 1180 circa. I Greci la chiamavano Ἴλιος. La città sorgeva in una posizione strategica per i commerci tra Mediterraneo e Mar Nero. Questo provocò inevitabili tensioni, probabilmente anche una guerra, che parrebbe confermata da un documento che allude a un trattato di pace siglato intorno al 1200 a.C. tra Greci e Ittiti riguardante proprio la città di Troia. L’archeologia ha rivelato anche  che secondo  alcuni testi ,scoperti nella capitale ittita Hattusha, Wilusa era governata dal re Alaksandu , che potrebbe corrispondere al principe troiano Paride, il cui nome di nascita, secondo Omero, era Alessandro. Non si trovano tracce di una conquista micenea come racconta l’Iliade. Omero non conosceva la scrittura, ma cantava. Intorno all’VIII sec. qualcuno raccolse i suoi canti nell’Iliade, opera meravigliosa in cui l’umanità si è riconosciuta.  Nel racconto la guerra è marginale, non si parla di contese commerciali ma del rapimento di una donna, Elena, che il marito Menelao vuole riavere, aiutato nell’impresa   dai principi greci. Nell’opera  domina la riflessione sui sentimenti e sull’agire dell’uomo e soprattutto sulla sua  fragilità , pedina  di un gioco poco comprensibile.

 

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