TERRA MATTA AL TEATRO BIONDO
Gabriella Maggio
ph Rosellina Garbo
Sul palcoscenico del Teatro Biondo di Palermo “Terra matta”, l’autobiografia di Vincenzo Rabito, bracciante di Chiaramonte Gulfi, scritta in un linguaggio originale in cui traspare la sua scarsa alfabetizzazione. Nato nel 1899 Rabito ha vissuto una vita di miseria e lotta. Ha lavorato nei campi fin da bambino, ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale e nella Seconda vivendo un’esistenza spesso drammatica. Raggiunge un certo benessere negli anni del boom economico italiano, quando comincia a scrivere a macchina la sua biografia. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Biondo e dallo Stabile di Catania, vede protagonista Vincenzo Pirrotta, autore anche dell’ adattamento teatrale, delle scene e della regia. La lettura di Pirrotta resta lontana dalla drammaticità del testo originale, sospesa tra Cuticchio e il teatro d’avanguardia, tende all’ovvio, e al facile sentimentalismo. Vincenzo Pirrotta comunque si mostra padrone della parola e del gesto, sebbene nel corso dello spettacolo generi una certa monotonia di ritmo e gesto. Apprezzabili le musiche originali di Luca Mauceri, i costumi di Francesca Tunno, le luci di Antonio Sposito . Sul palco con Vincenzo Pirrotta, Lucia Portale, Alessandro Romano, Marcello Montalto.