L’ELISIR D’AMORE AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO
Gabriella Maggio

L’elisir d’amore melodramma giocoso di Gaetano Donizetti è stato in scena al Teatro Massimo di Palermo per la regia di Ruggero Cappuccio e la direzione musicale del M.° Gabriele Ferro, nell’allestimento del 2011 del Teatro dell’Opera di Roma. L’opera, composta da Donizetti nel 1832 su libretto di Felice Romani, è tratta da Le philtre di Eugène Scribe. La storia ruota attorno alle vicende dell’umile contadino Nemorino, innamorato di Adina ed incapace di dichiararsi. L’equilibrio viene bruscamente interrotto con l’arrivo del ciarlatano Dulcamara , che vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore. Il pubblico in visibilio ha apprezzato non soltanto le belle voci del tenore René Barbera ( Nemorino), del soprano Desirée Rancatore ( Adina), dei baritoni Vittorio Prato (Belcore) e Paolo Bordogna ( Dulcamara), ma anche la scenografia di Nicola Rubertelli ed i costumi di Carlo Poggioli, le luci di Vinicio Cheli che evocano un’atmosfera fantastica, che rende godibile la trama dell’opera. Ruggero Cappuccio ha giustamente voluto evitare l’ambientazione agreste del libretto, oggi anacronistica: “Una messa in scena che rivendica una sospensione del tempo- ha detto il regista– per un’opera non di oggi, non di ieri, non di domani, ma un’opera di sempre, e questo è il destino dei classici”. Il successo della rappresentazione è stato affidato all’unione del malinconico con il giocoso. Ottima, come sempre la performance del Coro diretto dal M.° Salvatore Punturo. La prima dell’opera è stata dedicata dalla Fondazione Teatro Massimo e da tutto il cast artistico dell’opera alla memoria del maestro Roberto De Simone, uomo di teatro e studioso del patrimonio musicale italiano, recentemente scomparso.