FRANCISCUS

Il folle che parlava agli uccelli

Gabriella Maggio

Ph. edoardo@scremin

«Ho scelto di raccontare San Francesco dopo averne assaporato lo stile di vita, viaggiando sulle sue tracce, sperimentando la pace degli eremi, le baite di alta montagna, e i silenzi dei conventi di clausura. Giganti mistici come lui costringono ad affrontare i tuoi limiti umani, a vedere come hai messo in piedi l’edificio della tua esistenza, e a compiere scelte a volte radicali. Forse perché tutti aspiriamo alla sua“perfetta letizia”, una gioia che possa durare nel tempo e non sfumare in un attimo». Con queste parole Simone Cristicchi descrive  alla giornalista Laura Zagarini  del Corriere della Sera l’etimo del suo musical  Franciscus  scritto assieme a Simona Orlando. Lo spettacolo pieno di passione e commozione si e ci interroga perchè oggi dopo ottocento anni parliamo ancora di Francesco d’Assisi:  «Francesco è amato per il messaggio di fratellanza universale e fraternità cosmica contenuto nel suo Cantico di Frate Sole, dice l’attore-autore, ma anche perché Francesco è “affamato”: non gli bastano il denaro, la gloria, i privilegi. Lui vuole di più, vuole tutto, desidera l’infinito. E questo desiderio, anche inconsciamente, appartiene a ogni essere umano». Da solo sulla  scena, Simone Cristicchi si moltiplica cambiando voce, abito, personaggio. La narrazione si arricchisce di otto canzoni inedite, composte assieme ad Amara, sulle musiche originali create da Tony Canto. In  Franciscus Simone Cristicchi presenta  un uomo in crisi, consumato dai dubbi, un laico che impara e si perfeziona facendo. Il suo esempio riesce ad attrarre una comunità, ma anche a destare sospetti in alcuni del popolo, come  Cencio, stracciaiolo girovago, inventore di una lingua solo sua, osservatore critico del viaggio di Francesco. Il testo affronta temi ancora urgenti, pone  domande profonde e ci spinge a ricercarne una possibile risposta. Lo spettacolo in scena al Teatro Biondo di Palermo è stato molto apprezzato dal pubblico con prolungati applausi e standing ovation finale.

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