PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2025
Gabriella Maggio
L’ungherese László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2025, con la motivazione :“Per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte“. Appresa la notizia ha così commentato: “Sono molto contento di aver ricevuto il Premio Nobel, soprattutto perché questo premio dimostra che la letteratura esiste di per sé, al di là di tutte le aspettative non letterarie, e che viene ancora letta. E a quelli che la leggono infonde una certa speranza nel fatto che la bellezza, la nobiltà e il sublime ancora esistono in sé e per sé. Può dare speranza anche a coloro nei quali la vita è viva appena. Fiducia, anche se sembra che non ve ne sia ragione”. Nato a Gyula, ai confini con la Romania, 71 anni fa lo scrittore studia giurisprudenza e poi lingua e letteratura ungherese a Budapest. Inizia come giornalista e a metà degli anni 80 si dedica interamente alla scrittura. La sua prosa è celebre per l’uso di frasi estremamente lunghe e quasi prive di punteggiatura, una particolarità stilistica che negli anni gli ha fatto guadagnare la fama di narratore onirico, perennemente in bilico tra lucidità e follia. I suoi personaggi sono segnati dalla malinconia e dall’attesa. Interessante è un’intervista, rilasciata qualche anno fa in cui László Krasznahorkai ha puntualizzato non dobbiamo abbandonare l’infanzia, dobbiamo conservarne lo stupore e l’incanto. In Italia Bompiani ha già pubblicato Satantango, Melancolia della resistenza, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù. Adesso dopo il Nobel le traduzioni si moltiplicheranno.

