Euro – Euri

(di Gabriella Maggio)

Nell’ attenzione a ricevere, contare, sborsare gli euro a molti forse è sfuggito che la parola euro contiene una parte di Europa .

E’ sfuggito anche che sulle banconote la parola euro è anche scritta in caratteri greci? La spiegazione corrente dà motivi pratici .
Ma perché non pensare anche ad altri motivi, per esempio, che nella nuova Europa si conserva l’ antica ?
La storia dell’ euro è recente .Risale al 15-12-1995 ,quando a Madrid fu accettata la proposta tedesca di chiamare euro la moneta unica europea, risolvendo così l’ambiguità che la sigla ECU (European Currency Unit ) creava con la parola francese écu (scudo) .
Gli euro o gli euri ?
Già dal 1998 una direttiva della Comunità stabilisce che in italiano, in tedesco, in inglese la parola euro è invariabile al plurale. La disposizione mira evidentemente a stabilire uniformità tra quanto è scritto sulle banconote e quanto avviene nell’uso comune .E’ probabile che questo avverrà nel tempo anche nei Paesi in cui il termine varia al plurale: francese les euros , spagnolo los euros , finlandese eurot, svedese eurorna ecc. Per quanto riguarda la lingua italiana l’invariabilità al plurale di euro è un fatto che rientra nella morfologia naturale dei nomi invariabili al plurale sia monosillabici che plurisillabici. Questa è l’opinione di Fr. Sabatini ,autore di un noto Dizionario della lingua italiana e già direttore dell’ Accademia della Crusca .

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