I MENU LETTERARI DI MARINELLA

Nel Settecento la scienza del saper vivere si diffonde anche tra la piccola borghesia artigianale. Così scrive Ergasto Acrivio nelle “Satirette morali e piacevoli”, Foligno 1794 , a proposito della villeggiatura  sulle colline bolognesi.  : “ A n casino i negozianti….lo ha  il sartore, ed il barbiere, il ferraio e il rigattiere…..Per la tavola i bocconi si ricercan più squisiti. Quaglie, tortore, piccioni, e li fichi saporiti col salame o mortadella, fritto, lesso, ragù… Qualche volta un buon pasticcio di gnocchetti o tortelini vi si aggiunge …..v’ha vini forastieri d’ogni genere…..v’è la torta e nel deserre li canditi e li confetti….e li frutti li più eletti: e si vuole o il marzolino o la forma o lo stracchino. Dopo tavola il caffè e rosoli bianchi e neri..”

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