IL GIORNO DELLA MEMORIA

(Gabriella Maggio)

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Oggi ricorre il sessantasettesimo anno dall’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Lo ricordiamo per non dimenticare . Soltanto alla memoria possiamo affidare la speranza del futuro. Primo Levi in Se questo è un uomo scrive : “ Già ci troviamo all’aperto, e scalzi e nudi, con tutto il corredo in mano, dobbiamo correre fino ad un’altra baracca, a un centinaio di metri. Qui ci è concesso vestirci.. ..In un attimo con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo. Più di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti…i capelli, …ci toglieranno anche il nome…..sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e di discernimento, poiché accade facilmente a chi ha perso tutto, di perdere se stesso……Meditate che questo è stato”.

Lo scrittore Davide Camarrone nel 2009 ha pubblicato per Sellerio Questo è un uomo singolare storia di un giovane giornalista negro, figlio di immigrati, provenienti dall’Africa e residenti a Milano, che decide di percorrere a ritroso il cammino dei genitori. Passa quindi dalla condizione di lavoratore clandestino in Sicilia al campo di detenzione di Kefra in Libia ( Kenafra nel romanzo). Nel corso di questo viaggio all’inferno subisce la stessa sorte di Primo Levi ad Auschwitz : la perdita della dignità umana che implica lo smarrimento di sé. La storia s’intreccia e si snoda uguale ad anni di distanza, ripetendo gli orrori. Pur narrando eventi diversi e lontani nel tempo i due scrittori sono accomunati dalla fiducia nella forza della memoria che custodisce le atrocità accadute .

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